Roma, la notte dell'impossibile

04/04/2018 13:17

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Més que un Club. Motto, slogan o nessuno dei due. Ma è lì stampato al Camp Nou e sul cuore dei 160 mila soci del e dei milioni di tifosi blaugrana. Perché, entrando nell'astronave catalana, non giochi solo contro e Suarez, Piquè e Iniesta. La squadra è il simbolo della città, del Paese, cioè della Catalogna. E quindi ha la sua identità, la sua storia, la sua lingua e il suo modo di essere e pensare. Di vivere, anche il calcio. La Roma conosce il pianeta e gli extraterrestri che lo abitano. E' già stata qui, l'ultima volta poco più di 2 anni fa. Finì malissimo il 24 novembre 2015, contro i campioni d'Europa in carica, allenati dall'ex giallorosso Luis Enrique: 6-1, set senza storia. Segnò , dopo aver fallito un rigore. Sempre lui, ieri come oggi. Ma almeno passò agli ottavi, giocati poi senza segnare, con in panchina al posto di , e quindi senza interrompere il volo verso il trionfo del di Zidane. Adesso è di nuovo qui. Ma se avesse potuto scegliere, avrebbe certamente preferito festeggiare il 100° match in da un'altra parte e soprattutto contro altri rivali.

NUOVO TENTATIVO - La presenza è solo la numero 4: la Roma, dopo 10 anni, riscopre i quarti di finale. Non è il suo mondo. La sfida, insomma, è condizionata dalla storia. Quella giallorossa prima ancora di quella del . L'unica qualificazione, per giocare le semifinali, con Liedholm, nella Coppa dei Campioni del 1983-1984, eliminando la Dinamo Berlino. Sempre cilecca, invece, in . Nel 2007 e nel 2008, in entrambi i casi contro lo United e con allenatore. Ko nelle ultime 3 partite di fila, subendo 10 gol e segnandone 1 all'Old Trafford la sera dell'umiliante 7 a 1. Stasera sarà entusiasmante riprovarci, sapendo che il vento è contrario già prima del fischio di inizio dell'olandese Makkelie che, 13 mesi fa e proprio in Spagna, è stato l'arbitro del largo successo, 4 a 0, contro il Villarreal nell'andata dei sedicesimi di Europa League. E' l'unico totem a cui guardare. Il percorso del , con la migliore difesa di questa edizione (solo 2 gol incassati in 8 partite), è inutile guardarlo. I blaugrana vivono da protagonisti il torneo. E, dopo aver eliminato il Chelsea di agli ottavi, si sono presentati ai quarti per l'11° anno di fila. E' record, ovviamente. E in casa non perde da 25 gare (23 vittorie e 2 pareggi). Tutto questo, dominando nella Liga: 9 punti di vantaggio sull'Atletico di Simeone e capocannoniere con 26 gol, seguito da Suarez comunque a quota 22. A proposito: il centravanti, in , si è fermato nella notte della storica remuntada contro il Psg di Emery. E' a digiuno dall'8 marzo del 2017. Meglio non fidarsi.

, OGGI IL TEST, e lo ha chiarito in pubblico, userà la tattica per limitare la qualità. E' l'unica arma della Roma contro il che è più organizzato di quanto si possa credere. Il , in fase difensiva il 4-1-4-1, prevede il pressing già su Piquè e Umtiti. La mossa che Valverde conosce bene, essendo caduto nella trappola del collega, il 15 settembre 2016 a Bilbao, da tecnico dell'Athletic. Finì 3 a 0 per il , in Europa League. Stasera è la , con e il Camp Nou. Ancora in dubbio , pronto Pellegrini, c'è da scegliere l'esterno alto a destra, nel tridente in cui sarà il centravanti: o (in questo caso con terzino). In quel ruolo, nel , Dembelè più di Paulinho.