06/04/2018 17:04
IL TEMPO (E. MENGHI) - Ora sotto con l’altra Champions. La Roma vuole continuare ad essere tra le migliori d’Europa ogni anno e per farlo deve innanzitutto prenotare un posto ai gironi della prossima edizione, magari salendo sull’ultimo gradino del podio della A. Il futuro passa dal campionato e la sfida con la Fiorentina nel sandwich tra andata e ritorno col Barcellona impone ai giallorossi la massima concentrazione, perché i viola vengono da 5 vittorie di fila e in trasferta non perdono da più di 2 mesi. La classifica aggiornata dopo il recupero del derby milanese non ha provocato grossi scossoni, ma con l’Inter a -1 e la Lazio a -3 con lo scontro diretto tra soli 9 giorni c’è poco da stare tranquilli. Il severo 4-1 del Camp Nou ha di fatto annullato le (poche) speranze della squadra di Di Francesco di crederci fino in fondo e il secondo round sarà da onorare più per l’Olimpico sold out che per inseguire l’impossibile. Ecco perché la priorità non è il sogno Champions di oggi, ma la possibilità di costruire quello di domani. Senza risparmiare nessuno.
Il tecnico romanista punterà sui migliori contro la Fiorentina, non farà calcoli in chiave Barça ma terrà un occhio aperto sulle condizioni fisiche di chi ha speso tante energie in Spagna e di chi è rimasto a guardare, infortunato. Nainggolan è finito in tribuna quando ha capito che giocare sopra al dolore sarebbe stato rischioso anche per uno bionico come lui. La botta presa a Bologna ha rotto delle fibre muscolari, una piccola lesione c’è e pure il versamento all’altezza del flessore destro. Domani, però, vuole provare almeno a sedersi in panchina. Ma anche stavolta la decisione finale sarà presa dopo un test in campo, una sorta di provino per stabilire se è davvero pronto a tornare. Per rivederlo titolare bisognerà probabilmente aspettare fino a martedì: il ritorno vuole giocarlo a tutti i costi, anche se il destino è ormai scritto. Roma-Barcellona «chiama» i migliori a prescindere dalle irrisorie chance di qualificazione. Under rischia di saltare il pacchetto dei 180 minuti dei quarti, sicuramente non ce la fa per la gara con i viola, mentre Perotti sembra aver smaltito in fretta il colpo al polpaccio preso al Camp Nou e prenota una maglia in attacco con uno tra El Shaarawy e Defrel oltre a Dzeko, autore di una doppietta nell’ultimo confronto nella capitale stravinto per 4-0. Ma la Fiorentina è stata l’incubo nelle coppe per i giallorossi nel 2014-15, la doppia eliminazione da Coppa Italia ed Europa League va «vendicata» con 3 punti che possono valere la prossima Champions League.