Roma, si può sperare

25/04/2018 13:22

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La notte di Anfield, sotto la pioggia pure di gol, è quasi tutta di , l'ex che non perdona. E che, almeno riconoscente, non esulta. La Roma, spaventata contro la storica rivale come se pensasse a quanto accaduto 34 anni fa, si prende il finale. Non la finale. Perché il Liverpool, imbattuto nei 13 match stagionali in , è già sul 5 a 2 e quindi, dopo l'andata, vicinissimo a Kiev. I gol di e danno un senso al match del 2 maggio all'Olimpico. Come è successo contro il , il 10 aprile, per la qualificazione serve minimo il 3 a 0.

BLACK OUT IMPROVVISO - La Roma cade in Inghilterra anche nel suo 17° viaggio (l'unico successo, in Coppa Uefa, proprio ad Anfield nel 2001: inutile, però). Si ferma a metà del primo tempo, colpita dalla paura che di solito non ha. Anche di , per la prima volta avversario. E' il singolo che fa la differenza più del sistema di gioco che è lo stesso usato per demolire il . Si capirà proprio a fine gara. L'unica novità è Under per Schick. La mossa non funzionerà. Solo l'inizio è decente. Il 3-4-2-1 è dinamico e quindi tiene. Le posizioni sono corrette, con e Under vicini a e subito in pressing. I compagni li seguono e le linee sono strette. La prima modifica in corsa è per fermare il regista Henderson: si accentra da trequartista per prendere il capitano dei Reds, Under avanza accanto a . Adesso è il 3-4-1-2, ma il coro comincia a stonare. Si fa male Oxlade-Chamberlaine, Klopp fa entrare Wijnaldum. Kolarov prende la traversa, sinistro potente da fuori, e lì si spengono i giallorossi. Il compitino, sul prato bagnato, non è sufficiente. Il Liverpool sa che il momento di spingere e anche forte.

RITMO BRITANNICO - La velocità dei Reds non si scopre in questa semifinale. Ma la Roma, non essendo abituata a certe accelerazioni, si abbassa come per proteggersi. Così lunga, diventa vulnerabile. Under e si allargano dove non arriva nessuno. Deserta l'area di Karius. è fiacco, fatica. Adesso è più facile attaccare i giallorossi, soprattutto con quel tridente che chiuderà la serata a quota 89 reti. Manè ne sbaglia 2, ma , proprio davanti al settore occupato dai suoi ex tifosi, piazza il solito sinistro chirurgico. Silenzioso nel esecuzione, esplosivo per la Kop e timido per il protagonista che evita di festeggiare. Lovren salta di testa in area e prende anche lui la traversa. , su invito di Firmino nella difesa romanista in apnea, firma la sua doppietta prima dell'intervallo con l'altro colpo del suo repertorio, il cucchiaino dolcissimo. Sono 43 i gol stagionali di (10 in , più 1 nel preliminare).

CROLLO INASPETTATO - comincia la ripresa con Schick al posto di Under. Il protagonista rimane che arricchisce la sua prestazione con 2 assist. Sono quelli che stendono definitivamente la Roma. A sinistra Jesus non è mai entrato in partita e Kolarov l'ha finita presto. accelera e mette davanti la porta Manè e Firmino. Sul 4-0, Gonalons per e per Jesus: ecco il ritorno al che sembra più efficace. Firmino, però, segna pure di testa sul corner battuto da Milner e il pubblico di Anfield regala la standig ovation a che lascia il posto sulla destra a Ings. L'attacco dei Reds è il migliore della : 38 gol. Il finale, però, è della Roma: segna su lancio di . Schick ha un paio di chance. trasforma il rigore concesso da Brych per la parata di Henderson sul destro di . L'assedio nel recupero non premia l'ultimo sforzo. E' comunque 5-2. All'Olimpico bisogna comunque andare per provarci. Magari con più coraggio di quanto si è visto ad Anfield.