Roma-Juve e l'X Factor. Così DiFra farà zapping

11/05/2018 13:16

(...) L’X Factor è lì, intendiamoci. Inutile nascondersi, meglio due feriti che un morto direbbe uno che domenica sera sarà pure protagonista all’Olimpico. Ecco, questo è il nodo. È che a Roma nessuno rischia davvero di morire, a ben guardare. Chi dovrebbe? La che ha un +16 da sfoggiare nella differenza reti con il e anche nella malaugurata ipotesi di sconfitte sia con la Roma sia con il Verona vincerebbe al 999 per 1000 lo stesso lo scudetto? E in fondo non corre pericoli grandi neppure la Roma, che potrebbe essere già matematicamente qualificata ancor prima di scendere in campo contro la , (...). Questa è la base, che in fondo tranquillizza anche gli animi più spaventati. Il resto è nella ferma volontà di di giocarsi la partita. Tre indizi a sostegno. Il primo è quello ovvio, le parole del tecnico nel post Cagliari: «Io non ragiono all’italiana, certi pensieri non mi piacciono: con la dobbiamo vincere per centrare il terzo posto». Indizio numero due: arrivare terzi invece che quarti ha una differenza pratica, oltre che filosofica. La medaglia di bronzo assicurerebbe alla Roma un maggior introito nella distribuzione del market pool rivisitato della prossima . (...). Terzo indizio: ha voglia di invertire una tendenza antipatica, che ha visto la Roma soccombere in casa – derby a parte – contro tutte le avversarie d’alta classifica: , , Milan, , Atalanta e Sampdoria. (...) La Roma non cambierà i tempi e i modi del suo pressing offensivo, così ha fatto contro tutte le squadre – e la non fa eccezione – che amano far partire il gioco con il e i difensori. e compagni non si abbasseranno a protezione del risultato. Solo una volta l’hanno fatto, in questa stagione: ottobre scorso, primo tempo col , la squadra tradì il credo del proprio allenatore venendo risucchiata dal vortice di Sarri. Nel secondo tempo – e da allora fu per sempre – la musica cambiò: lì nacque la Roma . (...).

(gasport)