10/05/2018 13:12
LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Mentre i congiurati pianificavano il piano Abete per destituirlo, il commissario della Federcalcio Fabbricini era preso da una giornata intensissima. Curiosamente, il culmine è stato un incontro con due dei suoi nuovi “ nemici”: il presidente della Lega Pro Gravina e il numero uno dei Calciatori Tommasi, che insieme a Sibilia ( Dilettanti) e Nicchi ( arbitri) poche ore prima avevano preparato la lettera con cui la prossima settimana chiederanno nuove elezioni ad agosto e la fine del commissariamento. In Figc però i due indossavano una veste diversa: l’appuntamento con Fabbricini, nei fatti, è servito per varare il “progetto seconde squadre”. Adesso è fatta davvero: si partirà già dal prossimo anno, al massimo dal 2019/ 20, quando Gravina ha dato la propria disponibilità ad allargare il numero dei club di Serie C, oggi 56. Dalla prossima stagione deve tornare a 60: lo chiede il Collegio di garanzia del Coni. A oggi, secondo i criteri previsti ieri, la priorità per un posto la avrebbe una “squadre B” delle big (composte da ragazzi Under 21 con una quota massima di Under 23), poi una ripescata da Serie C e una dai Dilettanti. Ma di posti se ne libereranno eccome, con le mancate iscrizioni al campionato. Ora va solo definito il bando con cui i club di Serie A potranno chiedere di iscrivere la seconda formazione alla Lega Pro: già 5 o 6 hanno manifestato il proprio interesse. Ieri a via Allegri c’erano anche i dirigenti di alcune di queste: Carnevali del Sassuolo, l’Atalanta, Baldissoni della Roma (per questioni diverse).