19/06/2018 16:58
IL TEMPO (E. MENGHI) - Il giorno di Di Francesco è arrivato. Il matrimonio con la Roma continua per l’allenatore che l'ha portata fino alle semifinali di Champions, lasciando un segno nella storia e guadagnandosi sul campo il rinnovo. La firma fino al 2020 sarà materialmente apposta sul contratto oggi, visto che ieri c'era solo il procuratore a Trigoria, ma il club giallorosso si è portato avanti col lavoro e ha già dato l'annuncio ufficiale. «E’ il segno di quanto crediamo nelle sue capacità di far crescere sempre di più la Roma», ha detto Pallotta. Per Monchi la stretta di mano conferma «l’enorme fiducia che abbiamo sempre riposto in lui: insieme coltiveremo nuovi sogni e centreremo i nostri obiettivi».
Di Francesco si aspettava una ricompensa dopo il sorprendente cammino europeo
e la società l’ha accontentato, regalandogli un anno in più sulla panchina giallorossa (il
precedente contratto scadeva nel 2019) e un ritocco all'ingaggio da 1,5 milioni di
euro che aveva accettato l'estate scorsa. «Sono estremamente felice, la fiducia che ho avvertito da parte del presidente e dei dirigenti mi ha reso orgoglioso, spero di ripagarla con una stagione ancor più entusiasmante di quella precedente», nel tweet del tecnico c’è tutta la sua ambizione, e la voglia di vincere. L'asticella si alza in vista della prossima stagione che ripartirà il 5 luglio con la preparazione a Trigoria, le basi sono solide e ora bisogna solo costruire bene sopra. Qualche «mattoncino» potrebbe lasciare vuoti difficili da mimare, ma Monchi ha un piano di riserva in caso di addii dolorosi. Alisson sta giocando i Mondiali da romanista, ha messo il futuro in stand-by per restare concentrato sul torneo ma il suo procuratore si sta muovendo da giorni in orbita Real Madrid, tenendo calda una trattativa che potrebbe decollare alla fìne della spedizione del Brasile in Russia. I possibili sostituti sono Meret dell’Udinese e Areola del Psg, squadra con cui c'è un discorso aperto per un altro giocatore che la Roma vorrebbe regalare a Di Francesco: Javier Pastore. Nei giorni scorsi è stato avvistato in Italia un emissario del club che deve fare 60 milioni entro il 30 giugno e ha fretta di incassare. Ecco perché i giallorossi hanno il coltello dalla parte del manico e sperano di far scendere la valutazione del cartellino, trovando l’accordo sulla base di 15 milioni di euro più bonus. A 18-20 complessivi si può chiudere. C'è forte ottimismo sul buon esito della trattativa che è già in stato avanzato. Sul «Flaco» c'è anche il West Ham, ma sullo sfondo: il giocatore preferisce la capitale ed è disposto a tagliarsi lo stipendio per tornare a giocare in Serie A dopo 6 anni in Ligue 1. Il si di Pastore c’è e l’agente Simonian (ieri a Milano si è in contatto con il diesse spagnolo: «Abbiamo iniziato a parlare con la Roma, ma non ci sono proposte ufficiali al momento», ha fatto sapere il procuratore. Resta viva la pista Ziyech intanto, l’accordo con il calciatore c'è già e si sta lavorando con l'Ajax, ma se dovesse arrivare il meno costoso Pastore il marocchino potrebbe non raggiungere l'amico Kluivert (ancora in attesa dell'ufficialità). Nainggolan è ai saluti, sui social ha messo il «like» a chi gli diceva addio e Spalletti è pronto ad accoglierlo all'Inter. Florenzi è diventato papà per la seconda volta e in settimana firmerà il nuovo contratto con cui arriverà a prendere circa 3 milioni di euro a stagione. I rinnovi degli abbonamenti sono invece a quota 7 mila.