13/06/2018 13:19
IL MESSAGGERO (R. AVANTAGGIATO) - È Massimiliano Irrati il primo Var della storia Mondiale. L’arbitro italiano debutterà domani pomeriggio a Mosca come responsabile del primo team Video Assistant referee (del quale farà parte anche Daniele Orsato) designato a seguire, dalla centrale operativa collocata nella capitale russa, e da dove si controlleranno tutti i match, la gara tra la Russia e l’Arabia Saudita, che aprirà il Mondiale 2018 e sarà diretta dall’argentino Nestor Pitana. Irrati, il miglior arbitro Var del nostro campionato, si prende dunque la vetrina per questo debutto assoluto della tecnologica a sostengo dell’arbitro. A sostegno e non in sostituzione, come ha ribadito Pierluigi Collina nella conferenza stampa di presentazione (tenuta insieme a Massimo Busacca) della novità più importante di Russia 2018.
IL PARACADUTE «La Var servirà come paracadute per evitare che gli arbitri risentano delle conseguenze pesanti di un loro errore», ha detto Pierluigi Collina. Che ha ribadito come gli arbitri presenti al mondiale sono i migliori in assoluto,ma che «nel caso commettano un errore in una partita importante, la gente si dimenticherà dei loro meriti passati e si ricorderà solo di quell’errore». Sia Collina che Busacca hanno assicurato che gli arbitri selezionati per il Mondiale sono pronti. «Quello della preparazione dei direttori di gara a questo Mondiale è stato un processo lungo e faticoso ma ora gli arbitri hanno voglia di cominciare», ha detto Collina, che ha rivelato che dopo il loro arrivo in Russia, i direttori di gara hanno arbitrato alcune partite di riscaldamento per «entrare nel ritmo» dei Mondiali.
CLIP E SPIEGAZIONI E’ stato invece Busacca a spiegare, con qualche clip d’esempio e per fare chiarezza in un Paese dove la Var non è ancora arrivata, come e dove potrà essere applicata la tecnologia. Che sarà di alto livello (le linee che tracceranno il fuorigioco sui video saranno tridimensionali) e potrà fare affidamento sulle immagini di due telecamere dedicate. «Ma nessuna tecnologia potrà mai garantire che non ci saranno errori al 100%», ha quasi urlato Busacca.
IN QUATTRO Il team Var sarà composto da quattro persone (una in più di quanto avviene in Italia) per garantire maggiore rapidità di comunicazione ed evitare che,nella concitazione di vedere qualche replay, si possa perdere lo sviluppo del gioco. La squadra arbitrale (35 direttori di gara e 13 Var) che si preparata anche a Coverciano in più occasioni, farà capo alla centrale di Mosca, nella quale ci sarà anche Roberto Rosetti, responsabile del progetto italiano e primo referente per Busacca e Collina nell'applicazione della nuova tecnologica.