14/06/2018 16:45
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Risveglio schock per i tifosi della Roma, costretti a fare i conti, fin dalle prime ore della mattina, con il caos scatenato dagli arresti legati al nuovo Stadio della Roma. Tutte le discussioni su Nainggolan e una sua probabile cessione all’Inter, in pochissimi minuti sono state cancellate da ipotesi e paure che, inevitabilmente, hanno cominciato ad animare il dibattito sul futuro del club. Perché Pallotta più di una volta — l’ultima ieri — ha chiaramente detto di essere pronto a lasciare la guida del club giallorosso nel caso in cui saltasse la realizzazione dell’impianto a Tor di Valle.
« E adesso che succede? » , la domanda è diventata subito virale su social e radio private, canali provati dalla mole di sconcerto e preoccupazione riversata dalla gente nelle frenetiche ore vissute ieri dalla capitale. Retesport, Teleradiostereo, Centro Suono Sport, le emittenti che si occupano di Roma per tutto il giorno, e Radio Radio che dedica parte del suo palinsesto al calcio capitolino, si trasformano nel contenitore delle varie posizioni, di opinionisti, speaker e ascoltatori. È preoccupato, ma resta fiducioso, Federico Nisii, uno dei conduttori di punta di Teleradiostereo. « È innanzitutto fondamentale sia fatta chiarezza e trasparenza sulla vicenda per i cittadini, rispettando il principio di legalità — il suo pensiero — anche negli interessi dei romanisti. Adesso si apre uno scenario diverso, indicato parzialmente dallo stesso Pallotta che auspica non ci siano significativi ritardi nell’iter e che il progetto venga portato avanti. Vediamo se questo concretamente sarà possibile. Resto quindi logicamente preoccupato e addolorato da romanista, ma cautamente fiducioso che la procedura possa ripartire ».
Molto preoccupato, invece, Massimiliano Magni, speaker di Retesport tutte le mattine, dalle 10: « Indipendentemente dalla vicenda giudiziaria, che farà il suo corso, si prefigura un ritardo sostanzioso nella realizzazione dello stadio, e questo potrebbe portare a un disimpegno, stando alle sue parole, di Pallotta. Quindi sono molto preoccupato che la Roma possa andare in vendita, e mi chiedo che valore di mercato avrebbe senza un proprio impianto di proprietà» . Domande legate al futuro che si fa anche Max Leggeri, su Centro Suono Sport: «Fa bene Pallotta a dire che non c’entra niente, ma la scelta del partner, ossia di Parnasi, si è rivelata sbagliata. E ora ci chiediamo: la Roma avrà sufficienti risorse finanziarie per avere pazienza e aspettare che questa situazione si risolva? Ho paura che verranno ceduti dei calciatori » . Punti interrogativi che arrivano anche da Ilario Di Giovambattista, direttore di Radio Radio: «Se si scoprisse che è stato agevolato tutto l’iter dello stadio, il beneficiario chi sarebbe? Chiediamoci questo senza farci prendere in giro. E poi, la domanda adesso è: cosa succede alla Roma?».