29/06/2018 16:45
IL ROMANISTA (V. MULÈ) - Da una parte una big del calcio italiano, dall'altro una squadra media del nostro campionato. Unite da un unico intento: produrre utili. Niente di illegale, per carità. Tutto si fa in nome del Fair Play Finanziario, con valutazioni assurde e scambi di favori. La parolina magica è plusvalenza, ossia l'incremento del valore di un calciatore dal momento dell'acquisto a quello della vendita. La plusvalenza perfetta è quella dei giovani cresciuti nel vivaio. Costo zero e tutto da guadagnare dalla vendita. Una pratica che sta diventando il marchio di fabbrica della Juventus, come dimostrano i rumors di queste ultime ore. Il centrocampista Mandragora all'Udinese per 20 milioni di euro, con diritto di recompra a 24, l'attaccante dell'Under 21 (0 gol in A) Alberto Cerri vicino al Genoa e valutato tra i 12 e i 15 milioni. Venti è invece la cifra fissata dal club di Agnelli per chi volesse acquisire le prestazioni di Andrea Favilli, appena arrivato dall'Ascoli, l'attaccante è in procinto di lasciare la Juventus questa estate per approdare, grazie ai buoni uffici dell'agente di Cancelo (…) Jorge Mendes, agli inglesi del Wolverhampton. (...) Tumminello è andato all'Atalanta per 5 milioni di euro. Tumminello, a differenza di Favilli e Cerri vanta già dieci presenze in Serie A e tre gol all'attivo. Numeri che sarebbero stati sicuramente migliori se un infortunio non lo avesse tenuto fermo per gran parte della stagione: sull'attaccante la Roma e mantiene un diritto di ricompra fissato a 10 milioni di euro se esercitato il primo anno, e a 13 milioni tra due stagioni. (...) Ecco, quindi, spiegato l'attivismo della Juventus sul mercato italiano giovanile. Acquista a poco con la speranza di vendere a tanto grazie all'appoggio di società "satellite". (...).