16/06/2018 13:59
LA REPUBBLICA (M. FAVALE) - Non le sarà stato «imposto» , come cerca di spiegare da tre giorni. Ma davanti ai magistrati che l’hanno convocata ieri in qualità di testimone, Virginia Raggi non ha potuto non mettere a verbale che Luca Lanzalone, l’avvocato arrivato in città come “ facilitatore” sul dossier Stadio della Roma e «premiato» (Luigi Di Maio dixit) con la presidenza di Acea, le è stato presentato da Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede, oggi ministri e, all’epoca, febbraio 2017, esponenti del “gruppo enti locali” del M5S. Una ricostruzione in linea con quanto dichiarato l’altra sera durante Porta a Porta dalla sindaca che addossa a due big del M5S le responsabilità di aver portato in Campidoglio l’avvocato di Crema con studio a Genova. Un modo anche per allontanare da sè non solo ombre penali che la procura ha già negato ma anche quelle politiche che, invece, a Palazzo Senatorio sono in tanti ormai ad addossarle. A cominciare dalla sua stessa maggioranza, tenuta a freno in questi giorni di tensione in cui sembra di essere tornati indietro al dicembre 2016, all'arresto di Raffaele Marra che terremotò la giovanissima giunta M5S. Secondo i consiglieri M5S, tra le varie questioni aperte in questi giorni, una si poteva evitare: la nomina di Lanzalone ai vertici di Acea, la multiutility quotata in borsa. « Eravamo pronti a scegliere Stefano Donnarumma come ad e Maurizio Montalto (ex manager della napoletana “Acqua bene comune”, ndr) come presidente. Poi arrivò Virginia e ci disse che era stato selezionato Lanzalone» , raccontano i consiglieri M5S. E, ancora, il gruppo 5 Stelle non dimentica quando alle riunioni decisive sullo stadio prendeva parte proprio Lanzalone. «Una volta abbiamo chiesto di lasciarci da soli e l’abbiamo fatto uscire prima del voto finale», racconta un consigliere M5S. Voci di un malcontento che i big 5 Stelle in Campidoglio come Marcello De Vito stanno trattenendo a fatica: «È vero — ammette il presidente dell’Aula — che alle riunioni sullo Stadio c’erano Bonafede e Lanzalone».