22/06/2018 13:02
LEGGO - El Flaco plana su Trigoria per portare via la tristezza dell'addio di Nainggolan. Dopo aver definito la cessione del Ninja all'Inter, infatti, Monchi ha chiuso in fretta e furia l'affare Pastore. L'argentino ex Palermo, in vacanza alle Baleari col Papu Gomez (che potrebbe raggiungerlo a Roma, sponda Lazio), si imbarcherà in queste ore verso la capitale e tra oggi e domani sosterrà le visite mediche a Villa Stuart dove ieri si è affacciato Mirante. Al Psg andranno 20 milioni più bonus variabili tra i 2 e i 4 milioni. Pastore, invece, firmerà un quadriennale da 4 milioni e aggiungerà al centrocampo giallorosso quella qualità che Di Francesco chiedeva. Per tamponare la partenza di Nainggolan, Monchi proverà a chiudere nelle prossime settimane per un altro centrocampista: difficile arrivare a Forsberg del Lipsia, si attende invece il ritorno di Ziyech dal Mondiale ormai terminato per il Marocco.
L'addio al Ninja resta comunque doloroso. La notizia del trasferimento all'Inter per 24 milioni più Santon e Zaniolo ha scosso il mondo Roma che era comunque già preparato alla partenza del belga. La formula e la destinazione hanno alimentato però il dispiacere di una piazza che vede partire uno dei suoi uomini simbolo. Il più deluso di tutti è lo stesso Nainggolan che ieri in una chat con alcuni tifosi ha ammesso: «Non credete che stia bene pensando di lasciare Roma, ma a volte ti portano a dove fare delle scelte». Tradotto: non avevo alternative. Nella notte dell'accordo tra Roma e Inter, il belga ha mandato diversi sms di commozione e dispiacere ai suoi ormai ex compagni di squadra. La cessione del Ninja è stata avallata da tutti a Trigoria: presidente, dirigenza e allenatore. E non è nata ieri, ma già a gennaio dopo il famigerato video di Capodanno. La Roma avrebbe preferito cederlo all'estero tanto che era avanzato il discorso col Guangzhou poi tramontato per le limitazioni al mercato cinese. Una frattura insanabile causata dagli eccessi di Nainggolan fuori dal campo e dalla prospettiva di una parabola discendente vista l'età e la condotta del giocatore. Non sono bastate però queste giustificazioni per placare la rabbia dei tifosi che ieri sui social e in radio sono sembrati compatti nel condannare il favore al nemico Spalletti.