16/06/2018 14:03
Sopravviverà il progetto stadio a Tor di Valle alla tempesta giudiziaria dell’«Operazione Rinascimento»? Una delle prime risposte può nascondersi nella famosa tribuna dell’ormai ex ippodromo, disegnata da Julio Lafuente (...). Il vincolo architettonico era stato l’ostacolo più alto nel cammino del progetto. Ora è diventato uno dei capitoli nevralgici della vicenda, quello che potrebbe mettere in crisi il punto di partenza delle speranze espresse ieri dalla sindaca Virginia Raggi dopo il vertice con il d.g. giallorosso Mauro Baldissoni: «Noi partiamo da quanto ha affermato la Procura di Roma, ossia che gli atti della procedura stadio apparentemente sono tutti validi». Parole che devono però convivere con l’iscrizione al registro degli indagati dell’avvocato Claudio Santini, «mediatore illecito» secondo gli inquirenti, incaricato dal gruppo Parnasi di costruire un rapporto con il soprintendente Francesco Prosperetti, anche lui indagato. Come altri personaggi che compaiono nei diversi passaggi burocratici che hanno portato all'archiviazione del vincolo architettonico in sede di Soprintendenza - l’architetto Paolo Desideri, collaboratore del gruppo Parnasi - ma anche nel successivo pronunciamento della direzione generale del ministero dei Beni Culturali (...) di fronte al ricorso presentato da Italia Nostra (...) e all'istanza di Clara Lafuente, figlia dell’architetto che disegnò la tribuna, per il riconoscimento del diritto d’autore sull'opera. (...) L’intreccio di contatti, consulenze, compensi indiretti che per la Procura rappresentano meccanismi illeciti, ha influito in modo determinante sulle decisioni prese? A questa domanda comincerà a rispondere il ministero dei Beni Culturali. Il suo nuovo titolare, Alberto Bonisoli, ha ufficialmente avviato un’ispezione. (...).
(gasport)