13/06/2018 13:19
IL MESSAGGERO (L. DE CICCO) - «Lo stadio a Tor di Valle si avvicina», dice Virginia Raggi. Per il momento in Campidoglio è arrivata solo una pila di ricorsi e atti di opposizione. Il termine scadeva lunedì, di «osservazioni» e obiezioni se ne contano a decine (31), come ha svelato ieri Il Messaggero. Si sono opposti i comitati di pendolari e residenti preoccupati per la viabilità che andrebbe in tilt, gli ambientalisti in allarme per l'«Ecomostro» e il rischio speculazione, il Codacons che giudica l'operazione «illegittima», i Radicali, e ancora gruppi di ingegneri e architetti, compreso l'ex assessore M5S all'Urbanistica, Paolo Berdini, che ha spedito in Comune un suo documento per chiedere di fermare l'approvazione della variante urbanistica. Raggi ieri ha scritto su Facebook che «ci siamo messi al lavoro per rispondere nel merito, non perdiamo tempo». Gli uffici dell'Urbanistica avranno 30 giorni per replicare a tutte le osservazioni, poi la variante al Piano regolatore dovrebbe arrivare in Aula. L'obiettivo del M5S è farla votare in tutta fretta insieme alla convenzione urbanistica, entro luglio. In modo da far partire i lavori entro fine anno, come vorrebbero i privati che sognano l'affare Tor di Valle.