06/06/2018 13:25
IL MESSAGGERO (L. DE CICCO) - La maggioranza grillina vuole chiudere prima delle ferie estive. Obiettivo: andare in vacanza col progetto Tor di Valle già passato per gli scranni dell'Aula Giulio Cesare. Per Virginia Raggi, l'operazione calcistico-immobiliare legata al nuovo stadio della Roma, con annesso Ecomostro di uffici e negozi, «dovrebbe vedere l'avvio dei lavori già entro fine anno», questo ha detto ieri la sindaca a margine di una conferenza stampa alla Camera di Commercio. Dichiarazione subito rilanciata dalla grancassa social dei pentastellati romani.
Dopo la chiusura della conferenza dei servizi a dicembre, con una sfilza di prescrizioni dettate dagli esperti, la variante al Piano regolatore generale dovrebbe essere discussa in Assemblea capitolina a luglio. Sempre che non spuntino fuori nuovi intoppi.
La prima scadenza è il prossimo 12 giugno. Entro quella data vanno presentate osservazioni e obiezioni agli uffici dell'Urbanistica. Un atto di opposizione c'è già, come ha raccontato Il Messaggero la settimana passata. A presentarlo è un gruppo di urbanisti guidati da Francesco Sanvitto, l'ex capo del Tavolo Urbanistica del M5S, poi epurato per avere ribadito la propria contrarietà al progetto Tor di Valle. I ricorrenti contestano il fatto che il Prg venga modificato prima della bonifica dell'area, che è a rischio inondazione. Il Piano nazionale di assetto idrogeologico, varato dal governo nel 2006, esclude che in questo tipo di aree si possano «realizzare centri commerciali, direzionali e ricettivi previsti nel progetto in esame», si legge nel ricorso.