25/07/2018 17:51
LA NAZIONE (G. MARCHINI) - Pjaca è ormai un capitolo chiuso. Salvo colpi di coda difficilmente ipotizzabili, ma nel mercato è sempre bene tenere uno spiraglio aperto. Non si sa mai. Tuttavia la Fiorentina ha l’obbligo di voltare pagina e provare a dare una sterzata decisa alle trattative. L’attenzione è centrata su chi dovrà ‘prendere il posto’ del croato. La necessità di chiudere il tridente offensivo con un uomo di peso è sempre più pressante, ma le alternative sono diverse tra loro e hanno tutte pro e contro . Soprattutto portano (o porteranno) a un esborso importante che, evidentemente stride con quanto detto da Corvino in tempi quasi sospetti. Quasi perché se da una parte l’obbligo di riscatto imponeva alla Fiorentina di tirare fuori quasi 22 milioni, dall’altro la cifra sarebbe stata versata comunque nel 2019. In tempo per ‘scontarla’ magari con altre operazioni più ‘dolorose’. Questo, in ogni caso, sarebbe stato un quadro nel caso la Juve avesse vinto il braccio di ferro. Ipotesi scansata con decisione che ha generato il vuoto (a destra o sinistra) della linea a tre d’attacco.
Ecco allora che la soluzione low cost sarebbe quella che porta direttamente a Rodrigo de Paul che ha detto(a chi di dovere) di considerare la sua avventura a Udine conclusa. Idea condivisa dall'Udinese che ha un difetto: quando vende lo fa sempre a modo suo, chiedendo sempre tanto. In questo caso che vantaggio avrebbe a tenere un giocatore controvoglia? Ecco perché dai 15 milioni si potrebbe scendere non di poco, anche se la somma è sempre lontana dagli 7/8 milioni che la Fiorentina vorrebbe investire. Somma che arriverebbe dalle cessioni ancora comunque tutte da mettere a bilancio (Saponara, Eysseric e Rebic, per entrare nel merito).
Un piccolo pacchetto di milioni che potrebbero servire per iniziare a discutere con la Roma delle prestazioni di Stephan El Shaarawy. Ma se da un lato Monchi, uomo mercato giallorosso, pare essere possibilista, dall’altro l’ingaggio del Faraone –potrebbe anche rinunciare a giocar le coppe –è fuori dalla portata dei parametri (attuali) viola. Forse un contratto spalmato su più anni potrebbe colmare il gap; opzione al momento che resta solo una ipotesi. Altro profilo che è sempre piaciuto a Corvino è quello di Domenico Berardi. L’attaccante del Sassuolo, molto legato a Di Francesco, sembrava proprio destinato ad andare a Roma proprio dal suo mentore. Invece tutto si era arenato con i giallorossi che erano andati su Malcom. Ma il ‘giro alle Berbatov’ del brasiliano ex Bordeaux e ora del Barcellona, ha riacceso i riflettori proprio su Berardi. E questo ha fatto di nuovo lievitare il prezzo, tornato stabilmente a quota 30 milioni. Ecco perché Corvino ha provato a riaprire un vecchio discorso con il Paris Saint German, intavolato proprio a giugno scorso, per provare a prendere Jesè Rodriguez. Lo spagnolo però non sarebbe convinto nonostante il via libera del Psg.