26/07/2018 15:20
IL TEMPO (A. OSSINO) - Sembrano seguire le sorti del loro capo, del dominus dell'inchiesta sul nuovo stadio della Roma. E così, dopo l'immobiliarista Luca Parnasi (ai domiciliari da 6 giorni), il gip ha accolto le istanze presentate da altri 4 manager. Gianluca Talone, Simone Contasta, Giulio Mangosi e Nabor Zaffiri torneranno a casa, ma non potranno uscire dalle mura domestiche. A decidere il destino dei vertici della società Eurnova, del Gruppo Parnasi, è stato il giudice per le indagini preliminari Maria Paola Tomaselli. Tutti e quattro erano accusati di associazione a delinquere, di aver fatto parte quel sistema in cui Parnasi si sarebbe fatto ben pochi scrupoli per raggiungere i suoi obiettivi. Anche per questo motivo la scarcerazione dell'indagato si era arenata nonostante il parere positivo della procura. Ma dopo due diversi colloqui con gli inquirenti, Parnasi ha ottenuto i domiciliari il 20 luglio scorso. I suoi collaboratori invece hanno salutato ieri il penitenziario. Anche loro, durante il primo interrogatorio, si erano limitati ad ammissioni parziali e su fatti evidenti. Adesso qualcosa sembra essere cambiato e il gip ha preso una decisione opposta a quella emessa dal tribunale del Riesame. Anche il sostituto procuratore Barbara Zuin si era precedentemente opposta alla scarcerazione degli indagati, accusati di aver creato una «struttura societaria criminale». Il magistrato infatti aveva definito Nabor Zaffiri come un uomo «spregiudicato».