11/07/2018 14:47
IL TEMPO (E MENGHI) - La scommessa della Roma non ha il peso d’oro di quel Cristiano Ronaldo con cui la Juventus si è messa in copertina, ma è un affare indiscutibile: Betway è diventato l’Exclusive Training Kit Partner dei giallorossi fino alla stagione 2020-21 e frutterà 5 milioni di euro a stagione. Dopo aver riempito il vuoto sulle maglie da gioco con l’accordo con Qatar Airways, il club di Pallotta presenta un nuovo, e inedito, sponsor per le divise d’allenamento, proprio nel giorno dell’annuncio del campione portoghese in bianconero («Felice di vederlo in Italia», il commento di Totti). Hyundai sarà invece il back sponsor sui completi da gara, pronti ad essere presentati durante la tournée in America: lì potrebbe «esordire» il marchio automobilistico che un mese fa diventava lo sponsor di manica del Chelsea. In quel momento, venendo a sapere le cifre dell’operazione con i Blues (10 milioni di sterline l’anno), il patron giallorosso stava per far saltare tutto, ma alla fine ha deciso di «accontentarsi» dei 3-3,5 milioni di euro a stagione pattuiti. La firma è vicina, la Roma chiude così un capitolo che negli ultimi 5 anni valeva 0 a bilancio. Nel prossimo triennio toccherà i 65 milioni (6 alla stretta di mano con la compagnia aerea araba, poi 11 l’anno), ovvero circa 21 milioni ogni anno: un segno «più» che non si vedeva da tempo ad una voce che mai era stata così remunerativa.
E questi soldi potrebbero tornare utili per tenersi il Ronaldo della porta: Alisson. Attestato che non ci sono offerte ufficiali sul tavolo di Monchi, tutti a Trigoria si aspettano che arrivino e se non sarà il Real Madrid a farsi avanti, perché non ha intenzione di spingersi oltre quota 40 e la Roma ha in testa una cifra (tra fisso e bonus) di 80 milioni di euro, il doppio, o perché vuole puntare magari su Courtois, sarà allora il Chelsea a bussare alla porta, con il Liverpool alla finestra. Tenendo conto che in Premier il mercato chiude il 9 agosto (in Spagna il 31, piccolo vantaggio di tempo per i Blancos), si sta entrando nella fase decisiva e, anche se ogni giorno che passa si alza la percentuale di permanenza del portiere in giallorosso, tutto può cambiare in un minuto. Basta l’offerta giusta, non i 60 milioni promessi da De Laurentiis e rifiutati dall’altro lato della cornetta. La Roma può comunque permettersi di trattenere Alisson alzando un po’ i ricavi rispetto al budget stanziato al ribasso, al netto della volontà del giocatore. Non c’è una vera e propria deadline per le uscite dei big: «Non posso dire “fino al 4 agosto...” ma tutto ha un tempo, è logico», ma c’è sempre tempo per chiudere in bellezza: «Chiesa mi piace, ma è della Fiorentina. Non posso dire di più, non è nella mia testa la possibilità di prenderlo». Intanto la rosa si sfoltisce: Sadiq è stato ceduto in prestito ai Glasgow Rangers, Romagnoli è andato al Renate in Serie C e a Trigoria sono rimasti in 31.