Di Francesco fa autocritica: "Troppo brutti per essere veri"

28/08/2018 13:17

Come sempre (e forse com’è giusto) le vittorie stempererebbero tutto, anche i malumori per la cessione di , che attraversano ancora la tifoseria. «può darsi che abbiamo pagato gli effetti della vicenda...», ammette DiFra alla fine di una partita ottovolante, in cui si sono sentite anche contestazioni a , nonostante Monchi nel prepartita sia stato chiaro. «Kevin è forte – raccontava il d.s. –, ma stata una decisione presa tutti insieme, da giocatore e società con l’allenatore. Chi è della Roma è anche perché lo vuole. A nessuno viene puntata una pistola alla testa per dire: “vai via”. [...]». L’olandese ieri è partito da Ciampino per Marsiglia, col fratello e il procuratore, per sostenere le visite mediche.

Visite mediche anche per il ginocchio sinistro di (quello operato), uscito con un po’ di brividi. A fine partita, però, la Roma fa sapere che non dovrebbe essere nulla di grave, anche se tutto verrà monitorato. [...] Mentre Nzonzi, al battesimo all’Olimpico, assicura: «Sto crescendo, presto sarò al top». A spiegare tutto, comunque, ci prova . «Bisogna dare merito all’Atalanta, che ha una condizione fisica strepitosa. Nel primo tempo andavano il doppio di noi e si è visto. Noi ora siamo più diesel, abbiamo perso le distanze e sbagliavamo le pressioni. Ne avrei cambiati 7-8 se avessi potuto, troppo brutti per essere veri nei primi 45’. Ma non gettate la croce su Pellegrini e Cristante. Mi hanno fatto incavolare negli ultimi 10’ perché abbiamo perso gli equilibri. Dovevamo essere più bravi a tenere le posizioni e ci siamo allungati. [...]».

Il tecnico era così arrabbiato che si è fatto male dando un pugno alla panchina. Risultato: mano fasciata. «Divento matto, perché vorrei più attenzione durante la partita nell’interpretazione di quello che dico. Negli ultimi 10 minuti sembrava scapoli-ammogliati, uno attaccava e l’altro difendeva e se vogliamo essere una squadra importante non possiamo permettercelo». Complimenti a metà per Pastore. «Gli avevo chiesto più qualità e lui me l’ha data, ma nel primo tempo è sparito dopo il gol. [...] Sono contento di averlo, ma ci vogliono anche cattiveria e intensità. Abbiamo sbagliato tante occasioni. Sono rimasto deluso perché abbiamo fatto male in situazioni nelle quali in genere lavoriamo molto meglio». [...]

(Gasport)