09/08/2018 13:13
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Più che una chiusura è sembrato un invito a farsi avanti: «N’Zonzi è un punto fermo del Siviglia e mi auguro continui con noi. Chi lo vuole dovrà pagare la clausola o presentare un’offerta che la società riterrà conveniente». Le parole del tecnico del club andaluso, Pablo Machin, anziché far calare il sipario in anticipo sulla telenovela estiva legata al francese, regalano due certezze 1) Il mediano è sul mercato 2) Per prenderlo, nel momento in cui già dialetticamente si apre ad una trattativa, non servirà pagare la clausola rescissoria di 35 milioni. E non servivano nemmeno le parole del tecnico per avere la conferma della disponibilità alla cessione del Siviglia. Già un anno fa, quando il giocatore venne accostato alla Juventus, fu proprio il presidente Pepe Castro ad aprire all’addio: «Con N’Zonzi non ho mai parlato di clausola rescissoria. Non chiudo la porta alla Juve perché è una cosa che a noi interessa e potremmo comunque beneficiarne». Dodici mesi dopo, i benefici si sono moltiplicati. Per un club come quello andaluso, un calciatore che a dicembre festeggerà 30 anni, acquistato a 8 milioni, e con un contratto in scadenza nel 2020, è il momento migliore per cederlo.
PREMIER IN MEZZO Oggi chiude il mercato in Premier e - a meno di rilanci in extremis - nel tardo pomeriggio Monchi si troverà da solo nella corsa al francese. Che ora deve decidere: i 3,5 milioni (compresi i bonus) offerti dalla Roma o rimanere in Spagna ai 2 (più premi) attuali. Di riflesso, si capirà anche se realmente N’Zonzi viene ritenuto «un’opportunità», per utilizzare un termine caro a Monchi, dal club giallorosso oppure a Trigoria preferiscono convogliare l’investimento su un 22enne come Samassekou (ieri in campo nei playoff Champions contro lo Shkendija), che guadagnerebbe la metà del francese e per il quale va avanti la trattativa col Salisburgo. In mediana il ds gioca su due tavoli, mentre è apparentemente fermo sul discorso dell’esterno alto a destra. Chissà se le parole di Di Francesco nel post-gara col Real Madrid («Senza Under, non avendo a disposizione dei mancini, ho voluto rivedere in quel ruolo Schick») e il 2-2 dell’Ajax con lo Standard Liegi (che tiene vivo flebilmente il discorso legato a Neres, nel caso di eliminazione degli olandesi) possano cambiare le strategie in corsa di Monchi. Che per ora, bloccato dai reiterati no di Perotti ed El Shaarawy, tiene congelate le piste alternative (Marlos, Suso ma non solo). Anche perché se non parte nessuno, il budget a disposizione rimane sempre lo stesso: una quarantina di milioni. Da dividere tra mediano e esterno.