02/09/2018 14:05
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Recita il "mea culpa" per alleggerire l’inevitabile pesantezza che i giocatori già hanno sulle spalle, Di Francesco. Lo fa nell’immediato post- partita e lo ripete il giorno dopo, in contatto con Monchi, quando è già tempo di processi in casa Roma. La sconfitta contro il Milan, arrivata quattro giorni dopo il 3- 3 in rimonta contro un’Atalanta che si è mostrata molto più in forma dei giallorossi, mette in discussione l’assenza di gioco, la condizione fisica e mentale di una squadra già in crisi alla terza di campionato. «Ho sbagliato la scelta – la spiegazione del tecnico – il sistema di gioco non ha dato i risultati sperati, quando volevo aiutare i giocatori in difficoltà. Con la difesa a tre puntavo a dare sicurezza e compattezza al reparto, ma evidentemente è andata male». Non è una questione numerica, ne sono consapevoli dentro Trigoria, ma sicuro pesa il dato numerico dei punti in classifica: quattro nelle prime tre giornate, dato negativo che per ritrovarlo bisogna tornare indietro di sei anni, alla stagione 20012- 13, quella cominciata con Zeman in panchina (e terminata con Andreazzoli).