11/09/2018 13:12
Commissariata dal 1 febbraio, vittima di spaccature interne e ancora in attesa di trovare una guida autorevole e dalla leadership riconosciuta, la Federcalcio è senza pace. Il commissario Roberto Fabbricini ha convocato per il 22 ottobre l’assemblea federale elettiva e per quella data le componenti, che inseguono obiettivi diversi tra loro, dovranno convergere su un nome che raccolga ampi consensi. Nelle ultime ore i principali organismi sportivi italiani, a partire dal Coni, ma anche le istituzioni con Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario leghista con delega allo Sport, si stanno muovendo sottotraccia per convincere Beppe Marotta, amministratore delegato della Juventus, a candidarsi come presidente federale. (...). Avrebbe il curriculum adatto per sovrintendere e gestire le Nazionali, soprattutto godrebbe del sostegno della Lega di A che, a dispetto del peso federale del 12%, rappresenta il motore di tutto il movimento. La strada però non è sgombra di ostacoli. Da un lato perché i cosiddetti ribelli, cioè Lega Pro, Dilettanti, calciatori e arbitri, sono convinti — se il fronte resterà unito — di trovare al loro interno un nome che sia espressione del 73% del consiglio federale (nemmeno Andrea Abodi, l’ultimo nome suggerito da Malagò, sarebbe contemplato). Non solo. Marotta, al momento oggetto di pressioni e sondaggi esterni, aspetta. (...). Poi ci saranno anche valutazioni di carattere economico da effettuare: il presidente della Figc guadagna 36 mila euro lordi, cifra lontana anni luce dai compensi da manager garantiti dalla Juventus. Domani l’assemblea di Lega sarà un buon termometro. Dovrà essere sostituito Marco Fassone in qualità di consigliere di Lega. Mauro Baldissoni, d.g. della Roma, è in vantaggio su Andrea Chiavelli, a.d. del Napoli, per raccoglierne l’eredità. Da discutere anche la posizione di Claudio Lotito che, avendo già tre mandati alle spalle, non ha i requisiti per vestire i panni del consigliere federale.
(corsera)