Quando il gioco si fa duro, Eusebio dà fiducia ai duri

25/09/2018 13:02

IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Uomini e compromessi. E un modulo che diventa il mezzo, non il fine. Il fine, ora, è salvare il posto, fare punti e riportare un po’ di normalità in vista della sfida di sabato contro la Lazio. Ma prima c’è una trappola, il , che sembra avversario inutile, ma se nella squadra rivedremo quella anemia di , quell’avversario inutile ti fa male anche peggio, e quindi addio e altro giro altra corsa. In questo periodo, si sa Santander e Perica sembrano Romario e Bebeto, quindi massima attenzione. Siamo alle ultime per ? Forse. Ma il tecnico, con chi sarà con lui fino all’ultimo (non tutti sono con lui, questo è chiaro), accantona i sofismi. Il futuro può aspettare, le provocazioni, messaggi e le “tribunette” saranno rimandate quando tutti saranno in grado di recepire. Domani si gioca con i vecchi e poi vada come vada. Quando Eusebio ha parlato di «ricorrere agli uomini», voleva dire proprio questo: dentro i vecchi, che si assumano le responsabilità. Tutti a Trigoria parlano di uomini: ecco gli uomini, riunione tra uomini, bisogna fare gli uomini, etc etc («dobbiamo analizzare le partite tra di noi, confrontarci più da uomini che da calciatori e assumerci le nostre responsabilità», questo a Dazn, tanto per fare un esempio). Uomini.

-SCHICK - Ecco, domani gli uomini hanno il compito di guarire la Roma. Perché dirlo è una cosa, dimostrarlo è un’altra. Ma chi sono gli uomini di domani sera? Rispetto a rivedremo Kolarov dall’inizio, altra chance a (oltre a e ), con Pastore nella linea dei trequartisti più Under a destra e uno tra ed a sinistra. Confermato , con al suo fianco Nzonzi. E il centravanti? Schick non è da escludere, perché non sta benissimo. Siamo più o meno a un , con i noti limiti del caso. Adesso non conta troppo la tattica, ma il carattere. «Abbiamo il dovere di invertire la rotta: il calcio dà sempre una possibilità», sempre a parlare. La possibilità, dice. Quella di domani lo è.

UOMINI E NO - Una sorta di all-in da parte dell’allenatore, che terrà fuori un bel pezzo dell’ultima campagna acquisti, quella giovane. Dentro solo Pastore (o Cristante) e Nzonzi, Olsen a parte. Del resto, se la spina dorsale della squadra (, , ) non c’è più, se ne deve trovare un’altra. Siamo al settimo tentativo, dopo aver rigirato la squadra, con uomini e moduli. Solo Coric non ha mai visto il campo. Pur essendo uomo anche lui.