27/09/2018 12:58
IL MESSAGGERO (A. MARANI) - Un derby ad alta tensione. Sabato alle 15 la Roma fa gli onori di casa all'Olimpico ospitando la Lazio, reduce dalla quarta vittoria di fila in campionato. I giallorossi ieri sera hanno preso una boccata d'ossigeno spuntandola con il Frosinone dopo il disastroso avvio di stagione, ma la stracittadina resta il banco di prova d'eccezione, per ragioni di classifica e di cuore, agli occhi dei tifosi. Serpeggia un certo nervosismo e il timore è che, a seconda del rendimento e dell'impegno messo in campo dalla squadra, il clima sfoci in contestazioni, ma anche in scontri tra le opposte tifoserie che se le promettono da sempre. Ogni scintilla è buona, anche se l'atteggiamento «di impatto» finora si è rivelato un boomerang con multe e daspo. Le buone prove di ieri di entrambi i club lasciano sperare in una distensione. Anche se ieri non sono mancati cori e striscioni di protesta.
COREOGRAFIE - La Curva Sud ha già in cantiere la coreografia da esibire sugli spalti, la Nord pare avere rinunciato: dopo le critiche piovute sul volantino che imponeva l'altolà alla donne nelle prime dieci file, Diabolik & co. avrebbero deciso di incrociare le braccia. Come a dire: tutti buoni a giudicarci, ma poi a sporcarsi le mani tocca sempre a noi, stavolta stiamo fermi. Traduzione dall'ultras-pensiero.
Oggi alle 18 si svolgerà il tavolo tecnico in Questura in cui verranno esaminate nel dettaglio tutte le misure di sicurezza. Come per ogni grande evento la macchina sarà dispiegata ai massimi livelli: circa duemila gli agenti, tra polizia, carabinieri, finanzieri e caschi bianchi saranno impegnati perché tutto fili liscio. A preoccupare sono soprattutto le polemiche in casa giallorossa, con la dirigenza nel mirino. Nei giorni scorsi sono apparsi uno striscione («Pallotta vattene») in via Salaria e scritte sui muri offensive verso il ds Monchi. Una galassia frastagliata quella degli ultras della Roma, che oggi fanno pace e poi magari domani litigano, e per questo più imprevedibile. Intanto i radar della Digos sono ben accesi e puntati su luoghi caldi e territori contesi. L'obiettivo è evitare scaramucce e puncicate. Sorvegliati speciali il Colle Oppio, regno dei romanisti vicini a Casapound, e il ponte degli Annibaldi teatro del blitz dei laziali che dopo il derby del maggio 2017 appesero i manichini con le magliette della Roma. Occhi puntati anche su San Giovanni e l'Appio. I daspati della Lazio seguiranno il match dalla sede degli Irriducibili di via Amulio, dopo il tradizionale raduno a Ponte Milvio. Riflettori sull'Olimpico confidando che, alla fine, il derby sia sempre e solo una grande festa.