27/10/2018 15:48
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - L’infortunio di Perotti e l’utilizzo a singhiozzo di Kluivert stanno permettendo ad El Shaarawy di trovare continuità come esterno sinistro, aiutandolo in una crescita che lo ha trasformato in uno dei titolari di questa Roma. Una carta d’identità ancora verde, compie oggi 26 anni, per un compleanno che spera di festeggiare domani sera a Napoli con una vittoria. «Un successo sarebbe per me il regalo più bello – sorride il Faraone – e con un mio gol lo sarebbe ancora di più. A parte questo, sarà una grande sfida, difficile perché giocheremo al San Paolo. Conosciamo la forza del Napoli e dovremo fare una gara intelligente, non di attesa. Dobbiamo avere fiducia nella nostra forza». Di Francesco valuterà oggi se potrà convocare Florenzi, alle prese con un affaticamento muscolare che lo mette in dubbio per domani. Un’assenza pesante, non tanto per il ruolo di terzino – Santon sta garantendo un buon livello di prestazioni – quanto per quello di attaccante esterno. Meglio allora concentrarsi sul buon momento vissuto da El Shaarawy. «Il mister chiede molto agli esterni – continua l’attaccante a Sky – soprattutto nel 4-2-3-1. Ora io non penso troppo ai miei gol, ma cerco più la prestazione e l’assist, perché la vittoria della squadra è troppo importante». In difesa, Eusebio ha provato Juan Jesus al posto di Manolas, mentre Kolarov e Kluivert hanno recuperato. Oggi la squadra partirà per Napoli, mentre ieri, a Trigoria, è andata in scena l’Assemblea degli azionisti, che ha approvato il bilancio al 30 giugno scorso, con il fatturato più alto della storia (250 milioni). «Il nostro è un progetto sportivo e non economico – ha ribadito Baldissoni – ma deve rispettare delle regole economiche anche perché siamo quotati in Borsa. Il nostro obiettivo sono le vittorie, due progetti paralleli non alternativi». E sullo stadio a Tor di Valle il dg ha le idee chiare. «Ci sono stati dei ritardi ma il progetto va avanti, la nostra è un’aspettativa, non una speranza. Non ci costituiremo parte civile nel processo Rinascimento, faremo una valutazione nel caso ci fosse un comportamento dannoso. Se Eurnova non potesse sviluppare il suo progetto, immaginiamo che possa cedere i diritti a soggetti terzi». Tra i pretendenti anche lo stesso Pallotta.