Pellegrini non ci crede: «Abbiamo fatto 18 tiri...»

21/10/2018 14:15

IL MESSAGGERO (G. LENGUA) - Non è un caso se il giocatore “estratto” per intervenire davanti alle telecamere dopo la figuraccia della Roma contro la Spal sia stato proprio Lorenzo Pellegrini: il centrocampista è stato tra i pochi in campo a non farsi contagiare dalla mediocrità dei colleghi, dando piena dimostrazione che quel posto in mezzo al campo nella posizione di trequartista/incursore può e dovrebbe restare il suo.

ci ha puntato lo scorso anno chiedendo a Monchi di prelevarlo dal e dopo una stagione di alti bassi, finalmente Lorenzo sembra aver trovato il suo equilibrio. Ieri, però, a rallentarlo sono stati i suoi compagni forse troppo stanchi dopo gli impegni in nazionale o probabilmente troppo sicuri di poter battere una squadra che non vinceva fuori casa con due gol di scarto (e senza subirne) da 53 anni: «Non penso che qualcuno abbia sottovalutato la partita o sbagliato atteggiamento. Una squadra che non vuole vincere non fa 18 tiri totali di cui 8 nello specchio».

Amnesie e scarso rendimento atletico potrebbero essere dovuti dagli impegni in nazionale: «I viaggi e il metodo diverso di allenamento possono portare dei problemi,ma questo è solo un alibi per una squadra che contro la Spal doveva solo vincere. Ci sentivamo padroni del campo fino al rigore e non è tutto da buttare,ma questa sconfitta ci servirà da stimolo per preparare la partita con il Cska».