22/10/2018 13:13
IL MESSAGGERO (A, ANGELONI) - I senatori, seppur claudicanti, ci sono e lottano insieme a noi. De Rossi, presente; Kolarov, presente. E presente anche Schick, miracolosamente ristabilitosi dopo il forfait improvviso dell’altro ieri. In più riecco Manolas, che ha colpevolmente riposato contro la Spal. Di Francesco, per la Champions, si affida ai vecchi, che poi alla fine, con i loro difetti restano, se non i migliori, i più affidabili. Perché questa coppa tira fuori i vecchi ricordi, che parlano di una semifinale giocata appena la scorsa stagione. La Roma di Champions è piaciuta, il cinque a zero è lì a dimostrarlo: stavolta l’avversario, il Cska, è nettamente migliore di quel Plzen strapazzato da Dzeko e la partita di domani sera, vista la classifica, assume un significato forte: se non si vince, il girone si complica. In caldo, oltre i recuperati illustri, c’è pure Santon, che spera in un posto da titolare, visto che ha, a sorpresa, guardato Roma-Spal dalla panchina. Se giocherà Davide, DiFra rinuncerà a Florenzi, apparso un po’ provato anche per le partite in Nazionale (per questo era lecito aspettarselo in panchina sabato scorso). Al fianco di Manolas verrà confermato Fazio, nonostante il pomeriggio disastroso vissuto contro la Spal.
L’ALTERNATIVA Del resto l’unica alternativa là in mezzo è Juan Jesus (Marcano c’era sabato e non ci sarà domani), che comunque ha diritto di sperare in una chiamata da parte dell’allenatore. Nel 4-2-3-1 che Eusebio proporrà in Champions ci sarà spazio al centro, al fianco di De Rossi, per Nzonzi. Le possibilità di uscita del francese, si riducono quasi allo zero: l’unico provato in quel ruolo, una volta bene (col Plzen) e una volta male (con la Spal) è Cristante. Nei due ha giocato uno spezzone di gara anche Pellegrini, ma è difficile pensare a un arretramento del centrocampista romano (in questo caso, a trequarti giocherebbe Pastore), che invece sarà impiegato dietro Dzeko. A proposito di Edin: chissà se la notte di Champions restituirà il sorriso al bosniaco, reduce da una tripletta all'esordio europeo stagionale? Chissà soprattutto se questa occasione restituirà alla gente una Roma più credibile, che sappia stare in campo e giocare al calcio con un ritmo maggiore rispetto a quello visto sabato. Dzeko è uomo fondamentale per Di Francesco e per la squadra, ma serve che abbia la testa giusta. Under ed El Shaarawy dovrebbero essere gli esterni d’attacco, come sabato. La sorpresa potrebbe essere Kluivert (dipenderà da come sta Under), un po’ meno Schick.