25/10/2018 15:51
Ci sono voluti anni, ma finalmente lo Stadio Flaminio è pronto a risorgere. Lunedì mattina sarà un momento decisivo per la storia di questo impianto e di tutta l’area circostante tra il Villaggio Olimpico e via Guido Reni, fino al Ponte della Musica. Il motivo lo spiega l’assessore allo sport del Comune di Roma, Daniele Frongia: «A inizio della prossima settimana inizierà l’opera di bonifica dello stadio e il discorso Vale sia per l’area interna che
per quella esterna. Sarà un lavoro che porteremo avanti grazie all’Ama». È questa la grande
novità che si attendeva da tempo, un anno zero da cui ripartire per dare nuova vita a un gioiello architettonico lasciato abbandonato a se stesso. (...) A tal proposito, la settimana scorsa, io e il sindaco Virginia Raggi abbiamo ricevuto una nota ufficiale da parte del presidente del Coni Giovanni Malagò: all’interno conteneva un progetto corposo e concreto realizzato insieme alla Fir (Federazione italiana rugby; ndr) per far tornare lo Stadio Flaminio la “casa del rugby’ ’». Sarà dunque questa la funzionalità principale dell’impianto romano. (...)
Qualcosa in più si riesce a capire da Andrea Abodi, presidente dell'Istituto per il credito sportivo: «È prevista anche la rinascita di altri impianti all’interno della struttura, come la piscina e le palestre: ci saranno altre discipline sportive ospitate. Potrebbero essere portate avanti valutazioni anche di natura calcistica, immagino più che altro relative ai settori giovanili. Da questo punto di vista i contenuti non sono ancora definitivi, ma l’imprinting principale resterà quello del rugby» (...)
(corsport)