Football Leaks, accuse a Infantino: "Aiutò PSG e City, negoziati diretti e multe leggere". La replica: "Mai violato le regole"

03/11/2018 13:42

L’accusa rivolta al presidente della Fifa Gianni Infantino è pesante: aver aiutato Paris Saint Germain e Manchester City ad eludere le regole del fair play finanziario che lui stesso, insieme a Platini, ha imposto al calcio europeo. Ma l’assunto da cui muove questo nuovo filone di Football Leaks di per sé non è nuovo: da tempo i due club sono accusati sostanzialmente di beneficiare di aiuti di stato mascherati da contratti di sponsorizzazione. Fiumi di denaro – 1,8 miliardi dal Qatar al Psg in sette anni, 2,7 da Abu Dhabi al City nello stesso lasso di tempo – che gli avrebbero consentito di bypassare i paletti del fair play ed evitare di essere estromessi dalle competizioni. (...) La novità è il coinvolgimento del presidente della Fifa Gianni Infantino. Sotto i riflettori i comportamenti e le decisioni che l’allora segretario generale dell’Uefa adottò per facilitare i due club a rientrare nei paletti del fair play finanziario. Trattative personali, mano troppo leggera sulle sanzioni, rapporti molto vicini con un procuratore svizzero: queste le accuse che i documenti in mano al consorzio giornalistico Eic (European investigative collaborations) muovono a Infantino. L’attuale presidente della Fifa, secondo i 70 milioni di files analizzati per otto mesi, avrebbe «negoziato direttamente con il Manchester City» bypassando «l’organo d’inchiesta interna teoricamente indipendente». Mediapart, che si sta occupando della questione in Francia, ha svelato anche il contenuto di una mail, con in copia l’ex presidente francese Sarkozy, in cui Infantino rivolgendosi ai dirigenti del City definisce «un bel regalo» la sanzione di 20 milioni di euro (anziché 60) imposta ai parigini. Il Psg ha reagito immediatamente. Il Jean Claude Blanc mette le cose in chiaro con la Gazzetta: «Nessun accordo segreto, abbiamo sempre seguito con trasparenza le decisioni dell’Uefa, adeguandoci anche alle sanzioni senza rinunciare ad espanderci. Quello con il QTA (Qatar Tourism Authority) è un contratto di “Nation Branding”, innovativo ma simile a quanto per esempio può fare la Francia investendo sui Giochi olimpici» (...) Spazzatura» è la parola più carina che trapela da Zurigo, sede centrale della Fifa, tra i collaboratori del presidente che da giorni lavorano ad una controffensiva. Ma anche «manovra elettorale». Infantino è sereno e per nulla sorpreso dalle anticipazioni di questo nuovo capitolo di Football Leaks. Da tempo sa dell’esistenza dell’inchiesta. Circa tre settimane fa ha ricevuto 180 domande dalle varie testate del consorzio, e si è recato negli Stati Uniti per dare le sue risposte. Ha fornito questa versione dei fatti: ho sempre agito nel rispetto delle regole e, nel caso specifico, delle norme del financial fairplay; avevo il dovere, non il diritto, di condurre con i vertici di Psg e City anche trattative personali, pur nel rispetto del lavoro della Commissione, allo scopo di trovare un settlement (...)

(gasport)