Perugia, Verre svela il retroscena su Nesta: "Quando gli chiedo cosa ha fatto la Lazio in Champions lui mi manda a quel paese"

25/11/2018 02:35

GASPORT - Smise di essere Valerio per diventare Verre molto giovane. Anzi Giovanissimo: un giorno apparve a una partita di categoria della Roma, gli si formò attorno uno sciame di tifosi e cronisti e lui lo scacciò con un «Non state a guardare me, guardatevi Verre». E quando un Re, com’è a Roma, dice così, qualcosa di speciale la devi avere. (...). Non sempre in carriera ha visto il campo con continuità, ma quando è successo la sua squadra ne ha giovato. A Perugia sta succedendo: ruolo nuovo, tre gol di fila, tre vittorie e ora una sfida clou col Benevento per i playoff.

Si, ma ? Ce lo racconti
«Le prime volte che mi chiamavano in prima squadra ero già contentissimo, farlo con lui da capitano era il top. Stava molto sulle sue, un leader silenzioso, parlava poco ma quando lo faceva stavano tutti sull'attenti. In spogliatoio faceva un certo effetto».

Eppure da Roma più volte ha potuto andarsene…
«A 14 anni mi voleva la , Bruno Conti parlò con Corvino e fermò tutto: “Valerio non si muove”. Due anni dopo arrivò il Manchester United ma la proposta a Conti manco arrivò, fermò tutto mio padre: “Valerio non si muove”. Rimasi a Roma, e ci rimasi contento. Ci tengo a ringraziarlo, Conti: mi ha coccolato come un figlio».

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Tanti ruoli, e tanti paragoni.
«Da piccolo mi ispiravo a e Gerrard, ma sono più difensivi rispetto a me. Gli altri dicevano Marchisio o Tardelli, ma lui non l’ho mai visto giocare, ero piccolo. Crescendo però pensi a te stesso, i paragoni li lasci perdere».

Nesta bandiera della Lazio e lei romanista dalla nascita.
(ride) «Su questo qualche battuta ce la facciamo. Il martedì e il mercoledì, quando c’è la , gli chiedo che ha fatto la Lazio. E lui mi manda a quel paese».

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