29/11/2018 13:17
LEGGO (M. ZORZO) - Sono partite dall'analisi di una serie di transazioni finanziarie anomale da parte delle società del gruppo Ferrero le indagini della Gdf che hanno portato al sequestro di beni nei confronti della Sampdoria e del presidente Massimo Ferrero. In questo quadro, secondo l'ipotesi degli uomini del Nucleo di Polizia Valutaria, dalle casse della Samp sarebbero spariti 1,2 milioni, parte dei soldi incassati per la cessione al West Ham di Pedro Obiang nell'estate del 2015. Il denaro sarebbe stato distratto attraverso l'utilizzo di fatture false emesse da una società riconducibile a Ferrero, e successivamente riutilizzato per sanare debiti di altre imprese del gruppo e per finanziare un film prodotto da altre due società, sempre riferibili a Fererro. Dalle indagini della Gdf sono inoltre emerse una serie di finte controversie di lavoro davanti alla Direzione territoriale del Lavoro di Roma attraverso le quali sono stati conclusi 5 accordi transattivi da 100mila euro ognuno simulando l'esistenza di rapporti di lavoro subordinato con 5 società del gruppo. Soldi che, in buona parte, sostiene sempre la Guardia di Finanza, sono poi stati utilizzati per l'acquisto di un immobile di pregio a Firenze. E sul caso si è attivata anche la Procura federale della Figc guidata da Giuseppe Pecoraro, che ha aperto un fascicolo. Oltre a Massimo Ferrero e alla sua compagna Vanessa, sono indagati la figlia dell'imprenditore, Vanessa, il nipote Giorgio, e i manager Valerio Guercini e Andrea Diamanti.