11/11/2018 14:00
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - “Schick giocherà, non so però se con o senza Dzeko". Di Francesco leva subito il primo dubbio della vigilia, almeno parzialmente, dando una maglia da titolare al più atteso. Oggi pomeriggio, contro la sua ex squadra, la Sampdoria di Giampaolo, Patrik avrà una maglia da titolare a un mese e mezzo dall’ultima volta. O dentro o fuori, l’attaccante ceco è chiamato a dimostrare se può meritare di restare nella capitale, oppure se sia il caso di trasferirsi in prestito a gennaio. Le pressioni di oggi pomeriggio, davanti a 35 mila spettatori previsti all’Olimpico, saranno tutte per lui, erede naturale di Dzeko, apparso in evidente calo a Mosca. Ma al di là di Schick e della formazione che scenderà in campo contro la Sampdoria, il nodo dell’andamento altalenante della Roma di questa stagione è legato alla diversità di rendimento tra campionato e Champions. «La squadra deve approcciare le partite con più continuità – spiega Di Francesco – a Mosca abbiamo vinto, ma l’ultima mezzora in superiorità numerica non mi è piaciuta per niente. I risultati che stiamo facendo in Europa sono un motivo d’orgoglio, ma il fatto d’accontentarsi mi dà davvero noia in modo impressionante. È un aspetto mentale, non bisogna smettere di fare quella corsetta in più che ti consente di metterti a posto. Quindi la gara con la Samp va approcciata allo stesso modo, con o senza musichetta della Champions, anzi, magari gliela farò sentire».