30/11/2018 15:15
IL TEMPO (F. M. MAGLIARO) - Lo Stadio della Roma è in dirittura d'arrivo ma ancora non ha avuto il semaforo verde finale eppure un effetto sulla città già lo sta avendo: all'Assessorato all'Urbanistica, nelle ultime settimane, si sono affacciati ben quattro gruppi che avevano progetto di sviluppo edilizio nel quadrante Tor di Valle-Magliana fermi nei cassetti almeno dal 2008 se non addirittura da prima. E vero anche che l'asse Eur/Ostiense in direzione Fiumicino è forse l'unica area libera dove Roma può svilupparsi: la zona della Laurentina/Ardeatina è stata gravata di un vincolo ambientale dalla Soprintendenza statale durante la sindacatura Alemanno. Più oltre, girando sul Raccordo, il confine comunale di Roma è prossimo: i comuni Ciampino, Tivoli, Guidonia sono di fatto a un tiro di schioppo dal GRA. Più a nord altri parchi naturali: Marcigliana e Vejo e immensi problemi geostatici, come hanno dimostrato i difficoltosi lavori per la terza corsia del Raccordo in zona Cassia.
Fatto sta che immediatamente al di là del Tevere, di fronte proprio all'ansa di Tor di Valle dove sorgerà lo Stadio della Roma, erano fermi almeno da un decennio quattro progetti. Due per alloggi e due per uffici e negozi. E, dettaglio da non sottovalutare, uno di questi due complessi per uffici e negozi, quello di Valle Luparetta, è di Salini, ad oggi fortemente indiziato come il futuro costruttore delle parti private del progetto giallorosso, quindi proprio Stadio, Nuova Trigoria e aree commerciali, e gli uffici. Una voce, questa su Salini, ufficialmente mai confermata ma con contatti che vanno avanti almeno da un biennio e che, nell'ultimo periodo, secondo Radio Trigoria, avrebbero avuto un discreto balzo in avanti. Quindi, se non è ancora ufficializzato che sarà Salini a tirar su lo Stadio, è pur vero che lo stesso Gruppo si sta muovendo in Campidoglio. Tra l'altro, mentre negli anni scorsi era stata avanzata la richiesta di variazione urbanistica del progetto di Valle Luparetta da uffici e negozi ad abitativo, proprio nelle scorse settimane il Gruppo Salini avrebbe formalizzato in Comune la volontà di rientrare all'interno delle previsioni del Piano Regolatore che, nel 2008, aveva riconosciuto ufficialmente il programma si sviluppo urbanistico.
Nel frattempo, mentre il Politecnico di Torino procede nell'esame della viabilità con una costante interazione con il Campidoglio, filtrano aggiornamenti sullo stato dell'iter del progetto Stadio vero e proprio. Il lavoro degli uffici capitolini dell'Urbanistica sulle osservazioni presentate alla variante urbanistica è praticamente concluso e, confermando quanto già Il Tempo aveva anticipato nei mesi scorsi, l'orientamento è quello di utilizzare il verbale della Conferenza di Servizi per le risposte dell'Amministrazione. In sostanza, anche in considerazione del tipo di osservazioni presentate che sono più sul progetto e uguali a quelle presentate in Conferenza che sulla variante urbanistica vera e propria, il Comune finirà per rigettarle tutte adducendo come motivazione quanto deciso dalla Conferenza stessa. Chiaramente la parola finale spetterà al Consiglio comunale ma difficilmente i consiglieri, su un tema così complesso e delicato, si discosteranno dalle indicazioni fornite dagli uffici stessi.