09/11/2018 13:23
LEGGO (F.BALZANI) - Ancora una chance, stavolta da non fallire per non finire di nuovo a occupare quel posto in panchina che ha ormai la conformazione del suo fondoschiena. Contro la Sampdoria Patrik Schick dovrebbe partire dal primo minuto nel ruolo che ha ricoperto davvero poco in un anno e mezzo da incubo nella Roma. E quindi da punta centrale, al posto dell'inamovibile Dzeko che contro il Cska ha mostrato chiari segnali di stanchezza. In quella posizione da quando è nella capitale Schick ha giocato appena 7 volte in campionato con risultati decisamente deludenti: 2 vittorie e 1 solo gol con la Spal. A cui aggiungere il gol inutile contro il Torino in coppa Italia. Poi tanta, forse troppa panchina. Anche nella trasferta di Mosca dove Patrik è rimasto a ghiacciare in panca per 90 minuti nonostante l'evidente apatia fisica e morale di Dzeko che fin qui ha giocato quasi 1000 minuti più del compagno di reparto (1260' per il bosniaco, appena 273' per il ceco).
L'ex attaccante della Sampdoria non ha gradito, come normale che sia visto che da inizio stagione è stato escluso dalla formazione titolare per 12 volte. Un destino diverso dai suoi compagni di reparto. Nella Roma delle 15 formazioni cambiate in 15 partite, infatti, solo Schick (esclusi gli infortunati di lungo corso Karsdorp e Perotti) ha faticato a trovare spazio nonostante un precampionato che faceva ben sperare. Anche Justin Kluivert a Mosca ha fatto un deciso passo in avanti nelle gerarchie di Eusebio che di certo non guarda alla carta d'identità. L'alibi di Schick quindi è quello di avere avuto poche chance e come diceva Napoleone Bonaparte «l'abilità non serve a molto senza l'opportunità». Da cogliere assolutamente già contro la Sampdoria, proprio il club che resta in attesa entro il 2020 dell'ultima rata di 20 milioni che completerà la transazione record da 42 stanziata appena un anno e mezzo fa da Pallotta per quello che è ancora oggi l'acquisto più costoso della gestione americana. Una cifra enorme che oggi nessuno offrirebbe alla Roma.
Anche per questo Monchi sta pensando di correre ai ripari come fece - senza successo - Sabatini nel 2016 per Iturbe. Se Schick non dovesse sbloccarsi entro un mese sarà messo sul mercato. Ovviamente in prestito, magari col diritto di riscatto. E possibilmente in Italia dove interessa a Bologna e Parma. Ci sono però anche piste estere come Crystal Palace e Valladolid (dove il ds è Gomez, che era il braccio destro di Monchi al Siviglia). Proprio in Spagna giocatori come Andrè Silva o Verde si sono ritrovati. Prima però per Schick c'è la Sampdoria e la possibilità di far cambiare idea a Di Francesco. Il ceco dovrebbe giocare davanti a Under, Pellegrini ed El Shaarawy. Il turnover riguarderà anche le altre zone del campo: in difesa torna Juan Jesus, a centrocampo probabile l'impiego di Zaniolo che è entrato molto bene negli ultimi minuti contro il Cska.