29/11/2018 21:07
Non tutto è schifo, fidatevi, di questa Roma che attraversa il deserto con i flessori che saltano come tappi a ogni duna e ora la fischiano pure in sessantamila. Volenterosa e balbuziente. Ansiosa e perduta.
Lo so, il presente è mediocre e il futuro fa paura. Ti viene la pelle da cappone a buttare un occhio sulla palla di vetro, su quello che sarà da qui ai prossimi due anni. Svuotata in uscita, distrutta in entrata. (...) I sopravvissuti di valore ma non di plusvalenza sono lì ancora che tirano il gruppo ma vedono la clessidra che si svuota veloce, De Rossi, Kolarov, Dzeko. I giovani sono giovani e non possono essere oggi quello che diventeranno, forse, chissà, domani. Bianda e Coric, dodici milioni di euro in due più eventuali bonus che porterebbero a venti l’assurdo. Kluivert ancora troppo leggero e dunque vago, Under così emotivo. (...)
Disperare dunque? Non proprio. In tanto sfacelo due nomi, due trisillabi, sono la speranza a cui puntellarsi con tutti i gomiti e le ginocchia sbucciate. Zaniolo oggi, Riccardi domani. Il primo fa impressione. Sembra crescere ogni secondo della sua vita di calciatore. Lo vedi e un secondo dopo è già migliore. Un metro e novanta bello a guardarlo e solido a sentirlo, eleganza e potenza nello stesso incedere. Mi gioco il gatto che amo, da qui a un anno fisso in Nazionale. L’altro, il ragazzino, dico solo questo, porta la maglia numero dieci e non deve arrossire. I due insieme saranno la Roma per cui tornare a sragionare. (...)
(Corsport - G. Dotto)