Cori, calcioni ed espulsioni: a Milano il finale è orrendo

27/12/2018 13:48

IL MESSAGGERO (R. AVANTAGGIATO) -  Calcioni, corri razzisti ed espulsioni. La giornata di Santo Stefano regala proprio alla fine il peggio del calcio italiano. Il tutto a San Siro, in un Inter-Napoli preceduto da qualche dichiarazione eccessiva (alla vigilia) e da designazioni che non sono state tra le più felici in un Paese calcistico (e non solo) che vede fantasmi e fa dietrologia su tutto. Mazzoleni, all'ultimo anno di Can, gestisce bene il match per più di trequarti del suo svolgimento, ma dimentica le direttive sui cori di discriminazione territoriale, che si sono susseguiti per tutto il match. E che, probabilmente sono alla base del nervosismo che ha generato un finale da dimenticare, con due espulsioni per il Napoli, prima Koulibaly che applaude (più verso l'arbitro che allo stadio che fa i buu) e poi Insigne (calcione a Keita che poi lo prende per il collo e viene graziato). Senza considerare la rissa finale. Il tutto domani porterà conseguenze (pesanti?) per parecchi protagonisti. Una chiusura di boxing-day che aveva confermato il fatto che i direttori di gara ora vanno a rivedere anche falli di gioco all'origine dell'azione.

Dopo il gol annullato alla Juve sabato scorso, ieri con modalità simili (non identiche) anche la coppia Di Bello-Valeri ha tolto un gol al Frosinone per un precedente fallo su Calhanoglu a centrocampo. On field review pure in Fiorentina-Parma, ma qui la decisione di non concedere il rigore viene confermata da Fabbri, al quale Irrati segnala un fallo di mano in area di Bastoni. Pure Giacomelli, all'Olimpico di Roma, corre davanti al video piazzato a bordo campo e conferma la scelta iniziale di assegnare il rigore alla Roma contro il Sassuolo per un fallo di Ferrari su Schick. Per l'arbitro triestino, anche una goal-line technology su un tentativo d'autogol dello stesso Schick: esce il no-goal (tra qualche perplessità) per una questione di millimetri, forse uno soltanto. C'è solo il sospetto di un intervento del Var in Atalanta-Juve, in occasione del secondo giallo a Bentancur, per fallo su Castagne. Banti tira fuori il cartellino con ritardo e questo scatena una ridda di ipotesi/illazioni.