La rivincita azzurra del raccattapalle spintonato

03/12/2018 14:19

LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Vi ricordate quel ragazzino di 16 anni che, mentre faceva il raccattapalle contro lo Shakhtar, lo scorso 13 marzo, venne colpito da Ferreyra? Si trattava di Matteo Cancellieri, e spera di essere ricordato non solamente per quel capitombolo dietro i tabelloni pubblicitari, causata dalla spinta dell’argentino nervosissimo, ma anche (e soprattutto) per il suo talento calcistico. Matteo è un attaccante esterno (classe 2002) molto promettente, descritto come un ragazzo con tanta qualità nei piedi e una buona corsa, scoperto da Bruno Conti, e in rosa negli Allievi giallorossi (il campionato Under 17). È un mancino, per la precisione, che gioca a destra, capace di incidere sull’andamento delle partite come pochi: se non segna una doppietta a partita, allora fa un assist, ma di lui si parla sempre. È stato chiamato per la prima volta anche per delle amichevoli in nazionale Under 17, è romano, con mamma di origini cubane, e viene descritto come un ragazzo attentissimo a condurre una vita da atleta. Sgarra molto difficilmente a tavola, è maniacale nel seguire l’alimentazione e il lavoro in palestra, tanto che ha già un fisico definito, nonostante la giovane età, è "piazzato", per capirsi, riuscendo ad abbinare la velocità a una struttura atletica importante. Di lui si ricorda recentemente in campionato, un gol contro il Lecce da metà campo, che ha fatto stropicciare gli occhi agli spettatori presenti, attirando l’attenzione di osservatori ed esperti dicalcio.

si informa e osserva, ma considera ancora troppo piccolo il ragazzo per accelerare i tempi. In bocca al lupo.