27/12/2018 16:15
LA STAMPA (M. DE SANTIS) - Quelli che scelgono il freddo dello stadio ci sono andati come sempre e quelli che preferiscono la tv sono rimasti lo stesso al calduccio di casa. L’esperimento del “Boxing Day” all’italiana, comunque, può ritenersi riuscito: stadi affollati, più o meno, come in un’altra giornata di campionato. Merito soprattutto di Inter-Napoli con il suo carico di 63.946 spettatori, poco di più dei 62.073 di media interista a San Siro: 25.404 spettatori di media a Santo Stefano contro i 25.530 di un qualsiasi altro weekend calcistico.
Scontri e feriti a San Siro - I tafferugli prima della sfida del Meazza e i cori razzisti a Koulibaly hanno però rovinato la festa. Negli scontri, che hanno coinvolto circa 60 persone nei pressi di San Siro, quattro tifosi del Napoli sono stati accoltellati. Uno, di 43 anni, è stato ricoverato all’Ospedale Sacco in codice giallo. Nel corso degli stessi tafferugli un supporter interista è stato invece investito e sarebbe in gravi condizioni. Tribune più affollate del solito a Frosinone e Bergamo, a causa anche degli sbarchi di Milan e Juve con conseguenziale seguito di tifosi rossoneri e bianconeri della zona; quasi un migliaio di spettatori in più all’Olimpico Grande Torino per Toro-Empoli; affluenza stabile a Firenze, Ferrara, Cagliari e Genova sponda Sampdoria; qualche vuoto in più del normale a Bologna e all’Olimpico per Roma-Sassuolo.
I dati peggiori - La differenza, da stadio a stadio, l’ha fatta il calendario e il momento specifico delle squadre che giocavano in casa. Non può essere una coincidenza che i dati peggiori siano stati registrati a Bologna e Roma, con la banda di Inzaghi e quella di Di Francesco in crisi di risultati. Aver mantenuto su livelli standard del numero di paganti è già un buon primo passo. Continuando nell’esperimento, come ha fatto la Serie B negli anni passati, non è da escludere che giocare sotto le feste possa portare più gente negli stadi. Il 26 dicembre 2015, dopo i primi tre anni di test del Santo Stefano in campo in cadetteria, i dati registrarono un +10%. Numeri ancora lontanissimi da quelli del rodatissimo meccanismo del “Boxing Day” in Premier League: 379.323 presenze nel 2016 (97,2% di stadi riempiti) e 385.509 (96,4%) nel 2017. Tradizione in Inghilterra, novità in Italia. Forse è solo una questione di tempo: per adesso la Serie A si accontenta e gode di non aver quasi perso spettatori. Più in là, quando la rivoluzione culturale del calcio sotto l’albero sarà assimilata, diventerà solo una questione di incroci di calendario.