24/12/2018 13:16
IL MESSAGGERO (S. RIGGIO) - Soltanto sei mesi fa i tifosi dell'Inter festeggiavano lo sbarco di Nainggolan alla Pinetina, con tanto di lancio social da parte del club di corso Vittorio Emanuele per annunciare al mondo l'arrivo del Ninja. Al contrario, a Roma, i sostenitori giallorossi si scagliavano contro la società, colpevole di cedere uno dei gioielli alla corte di Eusebio Di Francesco per avere come contropartita Santon, scomparso dai radar, e il giovane Zaniolo, classe 1999 con zero presenze in campionato. Invece, guarda un po' come cambiano in fretta le cose. Ieri Nainggolan è stato «momentaneamente» sospeso dall'Inter «per motivi disciplinari» e salterà il big match di mercoledì sera contro il Napoli e, forse, anche la trasferta di Empoli del 29 dicembre. A Trigoria, invece, si coccolano Zaniolo, talento del nostro calcio, che con la Roma in pochissimi mesi ha già totalizzato 13 presenze: otto in campionato e cinque in Champions. Mostrando una duttilità impressionante per la sua età e qualità da leader, tanto da convincere, a inizio settembre, Roberto Mancini a convocarlo per lo stage precedente le sfide della Nations League contro Polonia e Portogallo, nonostante in quel periodo ancora non fosse mai sceso in campo in serie A.
I FATTI - In sostanza, Nainggolan ieri mattina è arrivato in ritardo all'allenamento e, come trapela dalla Pinetina, non è stata nemmeno la prima volta. O così, comunque, si vocifera. Per questo il club ha deciso per la «momentanea sospensione dall'attività agonistica» con tanto di multa salata di circa 100mila euro. Soldi che si aggiungono alle perdite al Casinò, negli ultimi giorni, da parte del centrocampista belga. Di fatto, è la prima decisione ufficiale di Beppe Marotta, nuovo amministratore delegato, per la parte sportiva, dell'Inter. Quel pugno duro già ribattezzato dai tifosi interisti «il metodo Marotta». Gli stessi sostenitori che si sono scagliati contro Nainggolan, dovendo poi subire le ironie e gli sfottò di tutta Italia. Per il centrocampista, che già aveva saltato Russia 2018, Mondiale nel quale il suo Belgio è arrivato terzo (miglior piazzamento di sempre), l'anno non si chiude proprio benissimo. Anzi, finisce come era iniziato, giusto per sottolinearne la coerenza.
LA SCONFITTA DI SPALLETTI - A inizio gennaio Nainggolan aveva pubblicato un video dove mostrava tutti i suoi eccessi, con tanto di bestemmia. Morale: la Roma lo aveva escluso poi dai convocati per la gara contro l'Atalanta del 6 gennaio 2018. Una situazione non bellissima per Luciano Spalletti, grande estimatore di Radja, tanto da volerlo a tutti i costi in nerazzurro per colmare il divario con la Juventus, che in realtà si trova a +16 dai nerazzurri. Una sconfitta per il tecnico nerazzurro che, al di là della sospensione di Nainggolan, non sta attraversando un periodo felice. Nelle ultime nove partite ufficiali l'Inter ne ha vinte soltanto due (contro Frosinone e Udinese), venendo eliminata dalla Champions, dopo la sconfitta di Wembley contro il Tottenham (28 novembre) e il pareggio di San Siro contro il Psv (11 dicembre). Insomma, una crisi da superare al più presto, anche perché Marotta sta già pensando al prossimo allenatore. Per buona pace di Spalletti.