Dopo tre mesi De Rossi. Difra: “A Bergamo per il quarto posto”

27/01/2019 15:10

LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - A sedici anni dal suo esordio in serie A, Daniele torna a disposizione di , oggi pomeriggio, a Bergamo. Contro l’Atalanta il capitano guiderà la sua Roma dalla panchina, di nuovo abile e arruolato, pronto a entrare in campo se dovesse servire. «Era già venuto in panchina con il , ma era per dare sostegno morale al gruppo in un momento difficile, adesso è invece disponibile, anche se non ha tanti minuti nelle gambe» spiega soddisfatto prima della partenza per Bergamo. Un vero e proprio calvario al ginocchio, quello vissuto da Daniele in questi ultimi tre mesi, con il contratto in scadenza a giugno, e 36 anni da festeggiare a luglio. Sperando che il peggio sia davvero alle spalle, per poter anche discutere con Monchi il rinnovo di un altro anno. Prioritario, al momento, che la Roma riesca a raggiungere il quarto posto in classifica, infilando la quarta vittoria consecutiva in campionato, oggi, contro la squadra di Gasperini. «Prima di tutto dobbiamo arrivare quarti – ammette Eusebio – l’ ha un buon vantaggio, mentre l’Atalanta è un avversario molto temibile, visto che ha solo la coppa Italia ed è senza impegni infrasettimanali: fa paura». Sarà a guidare l’attacco («Si è allenato bene, con continuità, anche se gli mancano un po’ di minuti per arrivare al top»), mentre, per quanto riguarda il resto della formazione, qualche dubbio ancora lo ha. « e Pellegrini hanno avuto dei problemi fisici, quindi la formazione è un po’ in bilico. Al posto di Under può giocare anche Zaniolo, è un’opzione valida, ma devo valutare anche altre situazioni, visto che pure e Kluivert posso metterli lì. Anche Schick può coesistere con , sono tutte situazioni che tengo in considerazione per l’Atalanta e per le prossime gare». Avversario di oggi quel Gianluca Mancini che sembra essere a un passo dal diventare romanista la prossima estate. Gasperini ha ammesso che la Roma è la squadra più vicina al difensore, prova a schivare l’argomento. «Non parlo di giocatori che non sono della Roma, perché non è corretto e opportuno e creerebbe situazioni non simpatiche. Sono molto corretto, specialmente prima di una partita non si parla di un avversario in questo senso».