09/02/2019 14:16
Raccontare il valore di Edin Dzeko, in fondo, può servire un numero e una sensazione. Il centravanti - contro il Chievo il migliore in campo - ieri è arrivato al 10° gol stagionale (5 in campionato, sempre in trasferta, e 5 in Champions League) eppure si parla della sua annata come tutto sommato (finora) deludente, e con qualche ragione. Insomma, se sei Dzeko, occorre dimostrarsi all’altezza del sogno, della voglia di una piazza di essere all’altezza della nobiltà europea. (...) Potevo fare più gol in questa stagione ma ancora non sono arrivati - spiega il centravanti - E’ difficile per noi che ci sia una serata tranquilla. Ogni tanto smettiamo di giocare - e non so perché - come è successo negli ultimi 20’ del primo tempo, quando Mirante ha fatto una parata che ci ha salvato dal possibile 1-2. Quando non tocco palloni per 10 minuti poi mi perdo anche un po’. Speriamo che lo capiscano anche i miei compagni così mi danno ancora di più il pallone. Comunque dopo la brutta prestazione di Firenze abbiamo dimostrato di avere un’anima. La società ha parlato con l’allenatore e con noi. Una squadra come la Roma non può fare figure del genere. Già contro il Milan abbiamo fatto vedere che siamo forti. Col Chievo abbiamo fatto il nostro non è mai facile vincere in A, soprattutto fuori casa, e quindi abbiamo fatto bene. La corsa al 4° posto ogni anno è complicata. Forse quest’anno ci sono più squadre, tutte meritano di stare là, però dobbiamo fare il nostro. Se noi non vinciamo, non importa quello che fanno loro». Il problema è il rapporto col pubblico da riconquistare. «Come i tifosi, anche noi dopo Firenze non siamo contenti. I tifosi sono il nostro dodicesimo giocatore, abbiamo bisogno di loro e speriamo che martedì ci siano tutti a tifare per noi, perché dovremo dare tutto" (...)
(gasport)