09/02/2019 14:56
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Un inchino, verso il settore ospiti, un modo per provare a chiudere le polemiche, oppure un gesto provocatorio in risposta alla contestazione che ha continuato a subire anche dopo il gol? Difficile stabilirlo, la certezza è che Kolarov mette il terzo sigillo sulla vittoria contro il Chievo (0-3), per una Roma che non perde il treno Champions. Ma la rabbia dei circa 500 tifosi presenti non si placa, e il terzino, arrivato al sesto gol in Serie A (è il difensore che ha segnato di più nei cinque maggiori campionati europei), continua a prendersi cori ostili e fischi. Gli stessi fischi che accolgono l’ingresso della Roma in campo, con tanto di striscione esposto con su scritto “Tifiamo solo la maglia”. Gli ultras sono ancora piuttosto contrariati per il 7-1 di Firenze in Coppa Italia e la contestazione è destinata a continuare. Ottavo gol stagionale per El Shaarawy, che sblocca la partita ed è l’attaccante giallorosso ad aver realizzato di più fino a questo momento. Tra l’altro il Chievo è la vittima preferita per il Faraone, visto che, in Serie A, gli ha fatto ben 7 reti. Con quella di ieri, invece, raggiunge Delvecchio all’ottavo posto nella classifica dei cannonieri romanisti di sempre, Dzeko, che comincia a respirare aria di Champions e arriva a 83 gol complessivi tra campionato e coppe. Il prossimo obiettivo è Balbo, al settimo posto con 87 centri. Restando in tema attaccanti, da verificare le condizioni di Schick, costretto ieri sera a lasciare il campo per un problema muscolare alla coscia. Martedì sera, all’Olimpico, arriverà il Porto per l’andata degli ottavi di Champions. Quasi cinquantamila le presenze, con De Rossi che tornerà titolare dopo essere partito dalla panchina a Verona. Il capitano si posizionerà in mezzo al campo, probabilmente all’interno di un 4-3-3. Da capire le scelte di Di Francesco, che comunque confermerà Dzeko e Zaniolo, sperando che Schick non abbia riportato un infortunio grave. «Siamo felici del percorso che sta facendo Nicolò – le parole di Monchi sul talento giallorosso – ma dobbiamo essere tranquilli. È in continua crescita e si parla anche troppo di lui. Aiuta tanto la squadra, ma non è l’unico». Il ds spagnolo prova ad abbassare i toni intorno a Zaniolo, preoccupato per il corteggiamento dei grandi club e per il rinnovo contrattuale che sta discutendo con il manager del ragazzo.