03/02/2019 15:03
Neppure il gol al derby è riuscito a farlo entrare, definitivamente, nel cuore dei romanisti. Non c’è ti foso della Roma che possa rimproverare qualcosa ad Aleksandar Kolarov come professionista: esemplare, sempre tra i primi ad arrivare a Trigoria e tra gli ultimi ad andare via, in un anno e mezzo ha segnato in campionato, in Champions League e in Coppa Italia e in questa stagione, dove pure paga le fatiche fisiche del Mondiale, è già a sei centri. Mai aveva segnato così tanto in carriera, mai era stato così prolifico, ma forse mai si era sentito così contestato dai propri tifosi.
[...] Gli ultrà, nella notte tra venerdì e sabato, sono andati al Torrino, dove abita Kolarov, e scrivere sui muri: «Croato di m...» e «Kolarov abbassa la cresta». Insulti soprattutto quello riferito alla sua nazionalità, visto che il difensore è serbo che il giocatore non si aspettava ma a cui, almeno per ora, non ha replicato attraverso i suoi profili ufficiali. Aveva replicato, invece, martedì scorso, a Termini a chi diceva a lui e agli altri giocatori di «svegliarsi» e forse quella replica ha rappresentato una frattura difficile da rimarginare con la parte più calda del tifo romanista. [...]
Anche in serate come quelle di stasera, quando prima del fischio d’inizio non arriveranno certo applausi e carezze. Ma a Kolarov poco importa, lui va dritto per la sua strada, cioè la fascia sinistra. E se non è ama to da tutti la sensazione è che se ne sia già fatto una ragione.
(Gasport)