Roma, DiFra resta insieme ai problemi

01/02/2019 13:14

LEGGO (F. BALZANI) - Tifosi furiosi, squadra spaccata a metà, allenatore ormai sfiduciato e un mercato chiuso con la sola cessione di Luca Pellegrini. Il cielo della Roma, dopo l'umiliante 7-1 di Firenze, non è mai stato così nero. Già nella notte di mercoledì una quarantina di tifosi ha assaltato con lanci di sassi a Trigoria il pullman sul quale viaggiava lo staff scambiandolo per quello della squadra, che ha fatto rientro al centro sportivo qualche minuto dopo. La scelta di cancellare il ritorno col treno era stata presa proprio per evitare la contestazione a Termini, ma non è bastato. Ieri mattina altri 20 tifosi si sono presentati fuori ai cancelli per avere spiegazioni dai giocatori, ma solo Schick si è fermato a chiedere scusa. Gli altri, compreso capitan De Rossi, sono corsi via alimentando insulti e applausi ironici. Sui social, invece, il più bersagliato è stato Kolarov. Sul profilo Instagram del serbo quasi mille i post di insulti. Ed è solo l'antipasto di quanto andrà in scena domenica col Milan in un Olimpico (previsti 40 mila spettatori) di nuovo bollente. Proprio coi rossoneri la Roma si gioca il quarto posto, ma a quanto pare non la panchina di Di Francesco.

Ieri Monchi ha ribadito al resto della dirigenza e a Pallotta di credere ancora nell'allenatore che è stato già a un passo dall'esonero in almeno 3 occasioni in questa stagione. Il presidente d'altronde ha deciso di lasciare tutto nelle mani del direttore sportivo anche perché si sta concentrando soprattutto sulla questione stadio (ieri consegnata la relazione del Politecnico di Torino in Comune, annunciata per la prossima settimana una conferenza stampa chiarificatrice). E Monchi non intende scaricare Di Francesco nemmeno in caso di sconfitta coi rossoneri, anche perché le alternative non convincono nemmeno quei dirigenti (Baldini e Baldissoni) che vorrebbero il cambiamento.
Avanti con DiFra fino a fine stagione? Forse, ma potrebbe trattarsi anche solo di un messaggio alla squadra. L'obiettivo è quello di arrivare a giugno per poi decidere con calma chi sarà il successore ed eventualmente anche capire cosa vorrà fare Monchi vista la corte sempre più pressante dell'Arsenal.

Nei piani futuri potrebbero esserci Gasperini e il ds del Parma Faggiano. Difficile pure che Eusebio si dimetta nonostante sia ormai evidente lo scollamento con la squadra. E proprio nello spogliatoio le frizioni covate cominciano a uscire. Lo dimostra il duro scontro tra Dzeko e Cristante poco prima del rosso al bosniaco a causa di un movimento sbagliato su calcio di punizione. I due si sono dati appuntamento a dopo la partita. Per fortuna è finito tutto sul campo, ma i rapporti tra giovani e anziani o meglio tra vecchi e nuovi acquisti sono sempre più tesi. Tra loro c'è Kluivert sorpreso in lacrime dopo la gara di Bergamo per le troppe critiche ricevute. Insomma una polveriera. Ad alimentare la rabbia della piazza pure il mercato chiuso con zero colpi nonostante le promesse di dicembre. Anzi c'è da registrare una cessione: Luca Pellegrini è passato in prestito al Cagliari.