Stadio a Tor di Valle – Stato dell’arte e proposte concrete

01/02/2019 23:20

PICWEB.IT - Dopo l’esposto/denuncia di FederSupporter e C.A.L.M.A. indirizzato al Sindaco di Roma ed al Governatore della Regione Lazio, in attesa di conoscere il contenuto (irrilevante in termini tecnico-amministrativi) della Relazione del Politecnico di Torino, le cui anticipazioni “catastrofiche” difficilmente potrebbero modificarsi, a meno di 30 denari, raccolgo l’invito di Luciano Belli Laura di pubblicare il suo breve ma dettagliatissimo riepilogo della situazione urbanistico-amministrativa della vicenda Tor di Valle, che sarebbe bene divulgare affinché, una volta per tutte, si comprenda che, indipendentemente dalla manipolazione della realtà messa in atto da chi pensi di poter creare un sistema politico-amministrativo fondato sulla regola “io sono io e voi non siete un c…!” tanto cara al Marchese del Grillo, in un mondo in cui l’onestà doveva tornare di moda, certe cose non dovrebbero neppure immaginarsi!

Il nostro Paese è maestro nell’infervorarsi in occasione di qualche scandalo giudiziario, oppure a seguito di un fattaccio di cronaca, tuttavia, una volta che il polverone mediatico si è placato, il popolo viene colto da un’amnesia impressionante, lasciando andare le cose anche peggio di prima!

A Roma in molti, ipnotizzati dalle menzogne che girano su Tor di Valle, sembrano essersi già dimenticati le vicende dell’inchiesta Rinascimento e così, quando si parla dello Stadio a Tor di Valle, nessuno sembra ricordare più come stiano realmente le cose, né sembra che qualcuno prenda in considerazione la possibilità che esistano delle norme e dei Piani che prevedano iter diversi da quelli da Marchese del Grillo ipotizzati per lo Stadio “della” AS Roma.

Lascio quindi la parola al collega biellese che, sebbene lontanissimo da Roma, sembra essere molto più interessato alla vicende della Capitale, che non i nostri amministratori politici, cittadini e colleghi.

RIEPILOGO (a cura di Luciano Belli Laura)

In modo schematico occorre evidenziare che:

  1. C’è differenza sostanziale tra VARIANTE Urbanistica al Piano Regolatore Generale e modifica adeguamento a qualsiasi progetto d’edificio o di complesso edificatorio;
    1. La procedura di Variante Urbanistica al P.R.G. è d’esclusiva competenza comunale e prevede: ADOZIONE, pubblicazione, osservazioni, controdeduzioni, APPROVAZIONE;
    1. Il comma 2-bis, art. 62, Legge 96/2017) consente – ove necessario – che il “verbale” dell’ultima Conferenza di Servizi sul “progetto” costituisca ADOZIONE di Variante Urbanistica;
    1. La suddetta leggina (c.d. ad Pallottam) stabilisce che il “verbale” costituente ADOZIONE di Variante Urbanistica sia inviato al Sindaco che provvede alla APPROVAZIONE;
    1. La Regione, in quanto amministrazione procedente sul “progetto”, invece, il 22 dicembre 2017, erroneamente stabilisce che il “progetto da adeguare” costituisca ADOZIONE di Variante Urbanistica;
    1. Sicché, il 25 gennaio 2018, la Regione “invita” il Proponente ad adeguare il “progetto” alle prescrizioni-ottemperanze e poi trasmetterlo a Roma Capitale per essere PUBBLICATO come Variante Urbanistica;
    1. Roma Capitale pubblica, in quanto Variante Urbanistica al Piano Regolatore Generale, il “progetto” che il Proponente NON HA ADEGUATO come richiesto dalla Regione;
    1. Cittadini ed associazioni presentano OSSERVAZIONI a ciò che Roma Capitale pubblica come Variante Urbanistica al P.R.G. Vigente; alcuni osservano la non procedibilità in quanto Variante Urbanistica di ciò ch’è solo un “progetto” non adeguato;
    1. Il Comune non ha limiti temporali sia per le CONTRODEDUZIONI alle “osservazioni” presentate entro l’11 giugno 2018 sia per APPROVARE la Variante Urbanistica;
    1. Il Dipartimento P.A.U. di Luca Montuori prevede di portare alla APPROVAZIONE del Consiglio Comunale la Variante Urbanistica assieme alla Convenzione necessaria a realizzare il “progetto”;
    1. Il Presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito dichiara che la “Variante Urbanistica va considerata come coda della D.A.C. 32/2017 riconoscente “interesse pubblico” al “progetto”;
    1. A Marcello De Vito andrebbe ricordato che la Variante Urbanistica al P.R.G. non c’entra NULLA con la suddetta deliberazione, ch’è un semplice step nella procedura sul progetto;

Come si può notare, la faccenda è complessa, ma nessuno può continuare a mistificarla, pensando si possa far finta di nulla di quanto emerso nella INCHIESTA RINASCIMENTO.

Sarebbe inoltre deleterio procedere sia nel “progetto” sia nella “Variante urbanistica” senza considerare che gli atti emanati dalla Regione siano sub iudice, per il “ricorso” al TAR presentato da CODACONS e per le conseguenze penali derivanti dalla suddetta inchiesta della Magistratura.

Si tenga inoltre presente che, nelle “osservazioni” presentate, viene chiaramente argomentata la NON procedibilità sulla Variante urbanistica.

Si tenga infine conto che, dopo aver presentato a Raggi e Zingaretti la “diffida” a procedere, ovvero con invito a sospendere in autotutela ATTI che l’inchiesta della Magistratura evidenziano come ILLEGITTIMI, i rappresentanti delle associazioni FederSupporter e CALMA (in rappresentanza di 13 associazioni) hanno depositato in Procura l’esposto/denuncia per accertare supposti reati di cui all’art. 328, comma 1, C.P. ed all’art. 328, comma 2, C.P. !

Dopo tutto quanto sopra sinteticamente esplicitato, sarebbe quindi necessario considerare se possa aver senso:

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