22/02/2019 14:53
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Sarri possibile successore di Di Francesco alla guida della Roma? Monchi con le valigie pronte? Baldini continua a essere operativo e influente sulle decisioni di Pallotta (è molto amico dell’attuale allenatore del Chelsea e lo ha incontrato a cena, come raccontato ieri da Repubblica), a dispetto della presenza del “nemico” Totti in società? Il dibattito in città è aperto e guarda oltre l’attuale stagione. Il futuro è già cominciato a Trigoria, nonostante la Roma si debba giocare in Portogallo l’accesso ai quarti di Champions e stia lottando per soffiare il quarto posto al Milan.
E i tifosi? L’ambiente romano che dice? Sbirciando sul web, tra social e varie pagine dedicate al confronto sull’argomento, mentre si ascoltano radio monotematiche, emerge una enorme diffidenza nei confronti delle scelte di una società che cambia allenatori con troppa frequenza. «Se dovesse arrivare Sarri – scrive un utente su Twitter – dovrà adattarsi a una realtà per lui nuova, non so dire se sarebbe un bene però, pur riconoscendogli ottime idee calcistiche». Stati d’animo divisi, tra la consapevolezza del “Sarrismo” quale concezione del calcio affascinante, e la realtà di dover ricominciare con un tecnico che non ha vinto nulla, sta fallendo in Inghilterra e ha un carattere particolare. «Assurdo pensarci ora che abbiamo ancora la Champions in ballo», quasi grida per radio un tifoso. «Sarebbe comunque un passetto in avanti rispetto a Di Francesco», un’altra voce del dibattito.
Chi le idee chiare sull’argomento le ha, è Massimo Ghini, noto attore e, da sempre, tifosissimo della Roma. «Sarri mi piace moltissimo, perché è un allenatore tosto, e io adoro questi toscani abituati a un certo tipo di rigore. Credo che il suo sia un grande calcio. Conosco e stimo Di Francesco, ma, come al solito, mi sembra non ci siano i presupposti per andare avanti, nel senso che ci aspettavamo qualcosa di diverso dal suo arrivo. Lo ritengo un allenatore potenzialmente molto forte, che sta crescendo, ma rispetto all’idea di tenere un tecnico che ogni volta è messo in discussione, in una società dove c’è un presidente che sta lontano creando per forza confusione, un allenatore che sia già passato sotto la gestione di De Laurentiis che io conosco molto bene, ha più possibilità di riuscire a gestire la squadra e in generale il contorno». Ghini ritiene che Sarri abbia le spalle più grosse di Eusebio. «Sostengo Di Francesco – continua – ma continuare a tenerlo sulla graticola e usarlo come unico capro espiatorio, invece di andargli incontro e aiutarlo, se ci credi, ritengo non abbia senso. In questo discorso, Sarri mette un peso diverso sulla bilancia, perché è molto serio e concreto e più navigato».