Indagato Donnarumma. Acea: "Non sue le decisioni"

24/03/2019 13:16

IL MESSAGGERO - L’addi Acea, Stefano Donnarumma, è stato iscritto nel registro degli indagati nell'ambito dell’inchiesta che ha portato all'arresto di De Vito. Nei confronti di Donnarumma, l’ipotesi dell’accusa è di corruzione in relazione a due sponsorizzazioni, da 25 mila euro ciascuna, che Acea fece per i concerti di Natale 2017 e 2018, entrambi allestiti presso l’Auditorium della Conciliazione, in Vaticano. Gli inquirenti indagano per capire se dietro questa dazione di denaro possa esserci corruzione in virtù del rapporto di conoscenza tra il manager e DeVit oma in realtà Donnarumma -secondo l’azienda - si sarebbe limitato a firmare una spesa decisa dall’ex presidente Luca Lanzalone. Procedura che scatta per gli importi superiori ai 10 mila euro. Tra le deleghe assegnate all’ad, difatti, non c’è quella sulle sponsorizzazioni, attività che, quando l’inchiesta ha coinvolto Lanzalone, è passata sotto la gestione di un comitato ad hoc. L’azienda ha già spiegato che l’iscrizione sul registro degli indagati «non ha nulla a che vedere con il futuro stadio né con l’asserito progetto di spostare la sede nel futuro “Business Park” nei pressi dell’opera». Tutta la documentazione sulle sponsorizzazioni è già stata messa a disposizione degli investigatori.