02/03/2019 14:08
Strana la vita. Un emiliano e un abruzzese, stasera, avranno in mano il cuore di Roma. Simone Inzaghi ed Eusebio Di Francesco però non si scompongono, anche perché già da calciatori sapevano che il derby è una bestia dolce e terribile da domare. (...) Di Francesco mastica dubbi, anche perché all’orizzonte c’è la partita decisiva contro il Porto (e stasera può agganciare l’Inter). La prima scelta, infatti, sarà quella sull’utilizzo di De Rossi. «La più partita più importante è la prima, il derby – spiega il tecnico, che finora da allenatore non ne ha mai perduto uno (2 vittorie e un pari) –. Non possiamo ragionare troppo avanti. Ad oggi sta bene ed è migliorato tantissimo». Meglio così, anche perché lo zoccolo duro romano e romanista potrebbe essere un’arma. «È importante. A volte ti può togliere o ti può dare. I romani, parlo di Florenzi e De Rossi, hanno tanta esperienza, credo che possano aiutare i compagni più che togliere qualcosa». (...) Le incertezze ci sono anche perché DiFra ieri ha davvero blindato Trigoria. «Il modulo? Ci sono vantaggi e svantaggi in entrambi». Il segreto perciò forse è un altro. «Ci vogliono cuore e testa, ma mettiamo davanti il cuore e dietro la testa». Più o meno la stessa frase di ieri scritta da Monchi sui social. Sentimenti da derby.
(gasport)