24/03/2019 13:22
L’amministratore delegato di Acea, la multiutility quotata in Borsa, Stefano Donnarumma, è indagato nell’ambito dell’inchiesta relativa al Gruppo Parnasi. L’ipotesi è che il manager abbia contribuito a veicolare denaro a Marcello De Vito, l’ex presidente dell’assemblea capitolina arrestato mercoledì scorso per corruzione assieme al suo socio in affari Camillo Mezzacapo, secondo un format collaudato di remunerazione per favori ricevuti. (…). L’iscrizione di Donnarumma sul registro degli indagati è scattata quando i carabinieri del Nucleo investigativo, coordinati dai pm Luigia Spinelli e Barbara Zuin, hanno trovato la sua firma su due autorizzazioni di pagamento per altrettante sponsorizzazioni (da 25mila euro ciascuna) di concerti da tenersi durante il periodo natalizio all’ auditorium di via della Conciliazione. Il dubbio di chi indaga è che quei concerti fossero fittizi e che dietro si nascondesse una forma di retribuzione per favori fatti da De Vito/Mezzacapo al gruppo Parnasi, forse attraverso la mediazione di Lanzalone. Donnarumma, perquisito nei giorni scorsi, ha la fiducia dell’azienda che ieri, in un comunicato, ha parlato di «totale estraneità» di Donnarumma alla vicenda stadio facendo sapere che «le due sponsorizzazioni sono state decise dall’allora Presidente che aveva i poteri in materia». Va ricordato che, secondo l’ipotesi dei magistrati, una parte delle tangenti veicolate venivano corrisposte attraverso consulenze fasulle, come l’incarico professionale conferito a Mezzacapo «in relazione al progetto concernente lo spostamento della sede di Acea Spa presso il Business Park del Nuovo stadio della Roma». (…).
(corsera)