13/03/2019 12:13
LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Una sua foto con lo zuccotto giallorosso di lana, stile vintage, schiacciato sulla fronte, con al collo il cronometro penzoloni mentre dirige l’allenamento, ha fatto il giro del web richiamando (volutamente?) il ricordo di Liedholm. Claudio Ranieri fa le cose semplici, e si muove con naturalezza senza troppi fronzoli, in modalità “Palla lunga e pedalare” per una Roma che ha necessità vitale di punti e certezze. Così la soffertissima vittoria contro l’Empoli, la prima delle dodici fatiche del tecnico testaccino, riporta a un’epoca diversa, quella fatta di cuore e sudore, in piena empatia col pubblico, concreta e piena di carattere, ma certamente non di quelle che nella storia hanno fatto stropicciare gli occhi. «La cosa migliore contro l’Empoli è stato il risultato», l’ammissione dello stesso Ranieri che, in piena emergenza infortuni, con i giocatori che cadono come mosche faticando a reggersi in piedi, si affida a dettami antichi quanto il calcio, ma efficaci in un momento così delicato. Difesa bassa, terzini bloccati, lanci lunghi a scavalcare il centrocampo, evitando un po’ il pressing alto, segreti per aiutare la squadra a prendere meno gol. Refrain che i giocatori dovranno ripetere a Ferrara (sabato prossimo), contro la Spal, quando rientreranno gli squalificati (Dzeko, Kolarov, Fazio) e il tecnico potrà schierare in attacco per la prima volta Schick (in gol con l’Empoli) insieme a Dzeko, all’interno di un 4-4-2.
La corsa al quarto posto impone di non fare errori e il prossimo turno di campionato, col derby di Milano, potrebbe significare l’aggancio al quarto posto, o comunque un avvicinamento sostanziale alla zona Champions. Ranieri e il suo staff stanno studiando le problematiche fisiche di tanti giocatori della rosa, non appesantendo gli allenamenti, e gestendo le (poche) risorse. Perché prima di decidere come giocare, l’allenatore dovrà contare le presenze. Non avrà infatti ancora a disposizione De Rossi, Pellegrini, Manolas, Under e Pastore, con Zaniolo non al meglio e tanti acciaccati che continuano a giocare sopra dei fastidi. Vedi Florenzi.
A proposito di Florenzi, il ginocchio sinistro continua a dargli qualche problema, a tal punto da non riuscire a muoversi senza dolore dopo ogni partita. La sua presenza però — nonostante il periodo di impopolarità con la tifoseria — è fondamentale per il gruppo. «Grazie a tutti per gli auguri — il post sui social del numero 24 dopo il suo compleanno — sento il vostro affetto e mi rende felice. Mi dispiace aver lasciato la squadra in dieci, anche se la cosa più importante è aver vinto». Florenzi proprio non digerisce il secondo giallo rimediato contro l’Empoli, che gli è valso l’espulsione, la considera un’ingiustizia subita in un periodo già per lui difficile, sensazione confortata dalle scuse che gli ha fatto a fine gara l’arbitro Maresca. A Ferrara sarà quindi squalificato, poi ci sarà la sosta, settimane importanti per riposare e recuperare.