29/03/2019 12:04
LEGGO (F. BALZANI) - L'autostrada del Sole è stata spesso il crocevia di incontri, ritorni e passaggi tra Roma e Napoli. Domenica all'Olimpico - con umori decisamente diversi - se ne sfideranno due che all'ombra del Colosseo e del Vesuvio hanno vissuto emozioni forti: Carlo Ancelotti e Claudio Ranieri. Sarà però pure il primo confronto in serie A tra due conquistatori della Premier inglese. Carletto ha vinto, infatti, la Premier nel 2010 col Chelsea. E nello stesso anno ha conquistato pure Community Schield e coppa d'Inghilterra. Ranieri, invece, ha compiuto nel 2016 l'impresa storica con il Leicester che ha permesso a Claudio di ottenere pure il grado di Sir direttamente dalla Regina. Gli altri due azzurri in grado di riuscire a conquistare una Premier sono stati Mancini nel 2012 col City e Conte due anni fa sempre col Chelsea.
Ma torniamo al passato italiano: Ancelotti è stato una delle leggende della Roma del secondo scudetto, amato e coccolato dalla tifoseria giallorossa soprattutto dopo i gravi infortuni tra il 1981 e il 1983. Nella capitale, dove Ancelotti era soprannominato Cicciobello, l'attuale tecnico del Napoli da giocatore ha conquistato oltre al tricolore anche 4 coppe Italia e la storica finale di Coppa dei Campioni col Liverpool. Da allenatore ha promesso più volte di voler tornare a Roma, ma non c'è ne è mai stata occasione tra concorrenza esagerata (Psg, Chelsea o Real) e la poca disponibilità economica del club giallorosso. Tornerà all'Olimpico da nemico, ma sarà abbracciato da Ranieri che proprio a Roma ha sfiorato il quarto scudetto nel 2010. Da allenatore ovviamente. Il tecnico di Testaccio ha accettato il ruolo di traghettatore di una Roma in piena difficoltà, ma a Napoli è ricordato per aver portato gli azzurri in coppa Uefa nella stagione 1991-1992. Un'eredità pesante lasciata dalla coppia Bianchi-Bigon che aveva vinto due scudetti, ma soprattutto da Diego Armando Maradona appena squalificato per uso di cocaina. Ranieri ottenne il massimo da una squadra ancora sotto choc, ma l'anno successivo fu esonerato dopo l'eliminazione in coppa contro il Psg.
I due allenatori - come detto - arrivano con umori diversi alla sfida. Ranieri ieri ha tenuto a confronto la squadra prima con un discorso motivazionale generale e poi con colloqui privati. Un tentativo estremo per svegliare un gruppo che sembra essersi già arreso. Dal campo: recuperati Under e Kolarov, ma solo il serbo dovrebbe partire dall'inizio. Ancora out Pellegrini mentre De Rossi tornerà tra i convocati. In porta è ballottaggio Olsen-Mirante.